Surplus digitale. La filiera del valore da Marx al web - 9788823837171

Surplus digitale. La filiera del valore da Marx al web: Un interrogativo aleggia sull'economia di Internet: dove risiede davvero la ricchezza della rete? Le risposte plausibili sembrano molteplici: nella popolarità che ciascuno può cercare di conquistarsi, o nei big data e nelle piattaforme che li raccolgono e se ne impossessano; nel lavoro non retribuito di chi immette contenuti nella rete e nei fenomeni virali che attraversano il paesaggio del web, o nelle speculazioni della finanza globale. Oppure, ancora, nei marchi che rendono unici e inattaccabili i più noti servizi digitali, o nel capitale immateriale delle idee e nel dispiegarsi di una nuova creatività condivisa. Di fronte a simili (recenti) questioni, Miconi prova a scovare una (vecchia) risposta nel pensiero di Marx. Le pagine del Capitale, nell'originale lettura di prima mano che l'autore qui ci propone, dimostrano infatti di saper offrire ancora oggi gli strumenti analitici più adatti per comprendere il contesto storico-sociale. E a centocinquant'anni di distanza, concetti come quelli di valore, lavoro e rendita confermano tutta la loro inossidabile utilità quando si vogliano prendere in esame i processi di produzione e distribuzione della ricchezza.
A question hangs over the Internet economy: Where does the wealth of the network really reside? The plausible answers seem manifold: in the popularity that each one can try to conquer, or in the big data and the platforms that collect them and take possession of them; In the unpaid work of those who enter content in the network and in the viral phenomena that cross the landscape of the web, or in the speculations of global finance. Or, again, in the brands that make the best known digital services, or in the intangible capital of ideas and the unfolding of a new shared creativity, unique and unattackable. Faced with similar (recent) issues, Miconi tries to flush out an (old) response in Marx's thought. The pages of the Capital, in the original first-hand reading that the author proposes here, show that we can still offer the most suitable analytical tools to understand the historical-social context. And a hundred and fifty years away, concepts like those of value, work and income confirm all their stainless usefulness when we want to consider the processes of production and distribution of wealth.