Memorie di trasformazione. Storie da manicomio - 9788895967349

Memorie di trasformazione. Storie da manicomio: Il manicomio: un luogo non-luogo abitato da "color che son sospesi", prigionieri di un'alienazione sociale (prima ancora che mentale) che li condanna ad essere ombre, apparizioni silenziose chiuse in un altrove "tra le nuvole". Questo sembra suggerirci la fotografia di copertina, con quella porta chiusa a delimitare uno spazio incompiuto da cui emergono fantasmatiche memorie. Il libro ricostruisce un periodo poco esplorato (l'ultimo trentennio dell'Ottocento) del manicomio di Bologna e si sofferma sulla nascita degli istituti psico-pedagogici in Italia, avvenuta sul finire del XIX secolo, mettendo in evidenza gli interessi diversi che hanno concorso a sancire, senza l'ausilio di saperi solidi e scientificamente comprovati, la differenza fra normalità e patologia. La terza parte del libro è centrata sulla storia di tre persone che hanno trascorso molto tempo - troppo tempo - nei manicomi di Bologna e Imola e nel Ricovero per alienati cronici di Budrio. Memorie che permettono di ricostruire la storia poco conosciuta di istituzioni totali e le vicende di persone che si stagliano dall'oblio: proprio quei luoghi deputati a disumanizzare e reificare le sofferenze delle persone diventano occasione per restituire loro un'identità soggettiva. Memorie che vogliono richiamare l'attenzione di tutti sul contributo che ognuno di noi porta con il proprio impegno, sia esso fatto di presenze o assenze nella co-costruzione del proprio luogo di vita e dei diversi manicomi che lo popolano. Copertina di Elisabetta Mandrioli.
The asylum: A place of non-place inhabited by "color that are suspended", prisoners of a social alienation (even before mental) that condemns them to be shadows, silent appearances closed in a elsewhere "in the clouds". This seems to suggest us the cover photograph, with that door closed to delimit an unfinished space from which emerge ghostmatic memories. The book reconstructs a little explored period (the last thirty years of the nineteenth century) of the Asylum of Bologna and focuses on the birth of psycho-pedagogical institutes in Italy, which took place at the end of the nineteenth century, highlighting the different interests that They have consigned, without the aid of solid and scientifically proven knowledge, the difference between normality and pathology. The third part of the book is centered on the history of three people who have spent much time-too much time-in the asylums of Bologna and Imola and in the hospitalization for chronic alienates of Budrio. Memories that allow us to reconstruct the little-known history of total institutions and the vicissitudes of people who stand out from oblivion: precisely those places that are members of dehumanizing and reifying the sufferings of people become an opportunity to return them A subjective identity. Memories that want to draw the attention of everyone on the contribution that each of us brings with his own commitment, whether it is made of attendance or absence in the co-construction of his place of life and the various asylums that populate it. Cover by Elisabetta Mandrioli.