La saga delle nove rune - 9788892698932

La saga delle nove rune: Nove sono le rune incise sullo scudo dello scaldo del re di Norvegia Harald III, così come nove sono le lunghissime stanze del suo poema sconosciuto, che egli, Gunnar, si appresta a recitare dinanzi ai soldati, poco prima di affrontare l'epica battaglia di Stamford Bridge. In questo modo comincia la storia, che sarà narrata sotto forma di romanzo da un fittizio compilatore, il quale probabilmente aveva avuto sotto gli occhi il poema perduto di Gunnar. Le nove strofe corrispondono ad altrettanti macro-capitoli indicati dai segni runici introdotti all'inizio del racconto, segmenti di vita di personaggi che alcune volte sembreranno non avere alcun legame tra di loro. Paganesimo e cristianesimo si intrecciano in un affresco di un epoca di enormi cambiamenti. Mantenendo verosimiglianza storica l'opera, con tutte le sue trame minori, si insinua nel mondo vichingo/scandinavo al suo apogeo. Sacrifici e rituali diventano sincretici, ci si battezza poco convintamente, ma al tempo stesso alcuni resistono alla cristianizzazione, proprio quando i poteri dei re esigono un culto dogmatico.
Nine are runes inscribed on the shield of the skald of King Harald III of Norway, as well as nine are long rooms of his unknown poem, that he, Gunnar, is preparing to recite in front of the soldiers, shortly before tackling the epic battle of Stamford Bridge. In this way begins the story, which will be narrated in the form of a novel from a fictitious compiler, which had probably been under the eyes the lost poem of Gunnar. The nine stanzas correspond to as many macro-chapters indicated by Rune signs introduced life segments at the beginning of the story, the characters sometimes seem not to have any tie between them. Paganism and Christianity are intertwined in a fresco of an era of tremendous changes. Maintaining historical verisimilitude the work, with all its minor plots, sneaks into the Viking/Scandinavian world at its height. Sacrifices and rituals become syncretistic, christens little convinced, yet some are resistant to Christianization, just when the powers of the King shall require a dogmatic cult.