Scientia Rerum E Scientia Iiuris. Fatti, Linguaggio, Discipline Nel Pensiero Giurisprudenziale Romano - 9788813371234

Scientia Rerum E Scientia Iiuris. Fatti, Linguaggio, Discipline Nel Pensiero Giurisprudenziale Romano: Dalla relazione conclusiva: «questo tema veramente affascinante (...) è stato specificato dagli organizzatori del Convegno con il sottotitolo "Fatti, linguaggio, discipline nel pensiero giurisprudenziale romano", ma, ciononostante, si rivela di ampiezza pressoché sconfinata e indica un problema che si presenta universalmente in tutti i sistemi giuridici: la conoscenza che l'autore o l'operatore del diritto deve possedere della realtà a cui quest'ultimo si riferisce - sia essa di carattere generale o si presenti come caso concreto -, la terminologia con cui la medesima può o deve essere descritta per poterla regolare e infine la disciplina da formulare o da applicare in modo che il risultato risponda alle finalità attribuite al diritto nella società di cui si tratta. Una di queste può essere la certezza dei comportamenti o delle decisioni (...), altri potrebbero parlare più in generale di giustizia ed eguaglianza (...), o di progresso sociale o di altri aspetti ancora». Ancora una volta una sana lettura del passato per confrontarsi con problemi e temi di sempre, senza vuote laudationes temporis acti, ma nella consapevolezza di un'irrinunciabile continuità, che dal tempo presente permetta meglio di guardare a quello passato e di immaginare un futuro che del passato faccia tesoro.
From the final report: "This truly fascinating subject (...) It was specified by the organizers of the Conference with the subtitle "Facts, language, disciplines in Roman jurisprudence thought", but, nevertheless, it is almost boundless in scope and indicates a problem that occurs universally in all legal systems: the knowledge that the author or the operator of the law must possess the reality to which the latter refers - be it of a general nature or presents itself as a concrete case - , the terminology with which it may or must be described in order to be able to regulate it and finally the discipline to be formulated or applied in such a way that the result meets the purposes attributed to the law in the society in which it is concerned. One of these may be the certainty of behaviour or decisions ... others may speak more generally of justice and equality ... or social progress or other aspects.' Once again a healthy reading of the past to deal with problems and themes of all time, without empty laudationes temporis acti, but in the awareness of an indispensable continuity, which from the present time allows better to look to the past and to imagine a future that of the past treasures.