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Le opere dimenticate del melodramma italiano (1800-1850). Un capitolo di storia della musica da riscrivere - 9788896117637
di Thomas Milholt edito da Giorgio Pozzi Editore, 2016
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Le opere dimenticate del melodramma italiano (1800-1850). Un capitolo di storia della musica da riscrivere
- Autore: Thomas Milholt
- Editore: Giorgio Pozzi Editore
- Collana: Miscellanea , Nr. 8
- Data di Pubblicazione: 2016
- Genere: MUSICA
- Argomenti : Melodramma Storia
- Pagine: 242
- Traduttore: Polito P.
- Dimensioni mm: 215 x 215 x 16
- ISBN-10: 8896117631
- ISBN-13: 9788896117637
Le opere dimenticate del melodramma italiano (1800-1850). Un capitolo di storia della musica da riscrivere: L'opera lirica, intesa come genere teatrale e musicale in cui l'azione scenica è abbinata alla musica e al canto, nasce in Italia per poi diffondersi in tutto il mondo, raggiungendo nella prima metà del diciannovesimo secolo una popolarità paragonabile a quella del cinematografo nel Novecento. Con un approccio attento al fenomeno della ricezione, l'autore cerca di dimostrare che se circa duemila opere composte nella prima metà dell'Ottocento - l'epoca più feconda - sono state dimenticate e non vengono più eseguite, ciò forse non dipende dalla loro mancanza di qualità, ma dalle trasformazioni che si sono verificate nel gusto del pubblico e dai mutamenti politici e culturali che si sono succeduti. Attraverso l'utilizzo di fonti d'epoca e ricavando indizi sul grado di popolarità di centinaia di opere dai registri delle programmazioni dei più importanti teatri italiani, l'autore descrive le vicende del melodramma nel corso dell'Ottocento e del Novecento, soffermandosi sulla figura del compositore e musicologo Francesco Florimo, le cui idee hanno influenzato le successive ricostruzioni di quest'epoca fondamentale.
The opera, seen as theatrical and musical genre in which the stage action is matched music and song, was born in Italy and then spread worldwide, peaking in the first half of the nineteenth century a popularity comparable to that of cinema in the 20th century. With a careful approach to the phenomenon of receiving, the author tries to prove that if about two thousand works composed in the first half of the 19th century-the most fruitful era--have been forgotten and are no longer performed, this perhaps is not dependent on their lack of quality but by the transformations that have occurred in public taste and political and cultural changes that have taken place. Through the use of sources of time and gaining clues about the degree of popularity of hundreds of works by the most important Italian theaters schedules logs, the author describes the stories of Opera during the 19th and 20th centuries, focusing on the figure of the composer and musicologist Francesco Florimo, whose ideas have influenced subsequent reconstructions of this time critical.
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