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L'inferno del romanzo. Riflessioni sulla postletteratura - 9788898716982
di Richard Millet edito da Transeuropa, 2019
- Prezzo di Copertina: € 18.90
- € 17.96
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: L'inferno del romanzo. Riflessioni sulla postletteratura
- Autore: Richard Millet
- Editore: Transeuropa
- Collana: Pronto intervento
- Data di Pubblicazione: 2019
- Genere: letteratura
- Argomenti : Narrativa Critica letteraria
- Pagine: 240
- Traduttore: Ricciardi S.
- Dimensioni mm: 210 x 0 x 20
- ISBN-10: 8898716982
- ISBN-13: 9788898716982
L'inferno del romanzo. Riflessioni sulla postletteratura: «Uno spettro ossessiona la letteratura: il romanzo, diventato a tal punto egemonico che tutta la produzione letteraria sembra doversi ridurre a esso. Nello specifico è il romanzo internazionale, insipido, senza stile, immediatamente traducibile in inglese o tradotto dall'inglese, l'unico oggetto di una letteratura senza altra storia se non il gioco dei suoi simulacri, dei suoi plagi, della sua moneta falsa. La questione di fondo, qui, non riguarda la decadenza della letteratura né la fine del genere romanzesco, bensì ciò che è nato con Omero e che dipende da ciò che noialtri scrittori continuiamo a chiamare letteratura. "L'Inferno del romanzo" è un libro che chiunque oggi abbia a cuore la letteratura e la produzione di libri dovrebbe leggere e tenere caro. Le parole di Millet hanno davvero il raro potere di destare dal sonno dogmatico chi le legge.» (dalla prefazione di Carlo Carabba)
A spectre haunts literature: The novel, which has become so hegemonic that all literary production seems to have to be reduced to it. In particular it is the international novel, tasteless, without style, immediately translatable in English or translated from English, the only object of a literature without another story except the play of its simulacra, its plagiarism, its false currency. The basic question here is not about the decadence of literature or the end of the romance genre, but what was born with Homer and that depends on what other writers we continue to call literature. The hell of the novel is a book that anyone who today cares about literature and the production of books should read and hold dearly. Millet's words really have the rare power to arouse from dogmatic sleep who reads it. " (from the preface by Carlo Carabba)
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Milet ama uno spettro: o spettrodel romanzo. Meglio: Milet ama o spettrodel romanzodi ingua ovverodel romanzo chedeve a propria meravigliosa unicità non ala trama, non al tema, non al suo contenuto più o meno ideologizzato ma al’uso sapientedei termini, ala scelta preziosadei vocaboli, ala sonoritàdele frasi che tintinnano scene in cui agiscono parvenzedovute alo stile. a posizione, perdirla, somiglia vagamente a queladi Vladimir Nabokov: non è merito gramo. E tuttavia - eggendo con attenzione ’L’infernodel romanzo’ - ci s’accorge che a sua bramosia necrofila (giacché a scrittura a si sforna come si sforna il pane: sempre più grandi teglie ricolmedi pezzi tutti mediamente fraganti, tutti mediamente già caldi) è innanzitutto reazione. A cosa? Al’americanizzazionedele ettere ovvero al’insipida propensione ad offendere adura belezzadela prosa perdefinire prodotti trascritti in ingua standard. Quando Milet afferma che "è avvenuto o spostamentodel processodi egittimazione artistica e etterariada Parigi a New York" o quando incita gli scrivani transalpini a "scriveredirettamente in inglese" certamente è sospintodal’agro amarcordd’un primato vagamente perduto (francese, europeo) ma - soprattutto - polemizza con "la ingua post etteraria" che compone poesie, novele, racconti edrammi, opere teatrali, romanzi usufruendod’un essico spiccio ed’una grammatica al minimo. Indisaccordo con alcuni passaggi (i giudizi su Shakespeare, ad esempio), non si può far a menodi acconsentire quando riflette sula scarsità qualitativadei nuovi scrittori, così tanti e così celeri nel’approdare ala pubblicazione. Scarsa fatica, scarsa qualità, scarso valore: prodotto industriale, per niente artigiano.