La guerra e le bambine. Sedici nonne raccontano - 9788849528053

La guerra e le bambine. Sedici nonne raccontano: C'erano una volta 16 bambine che all'improvviso videro aerei sfrecciare nel cielo, bombe cadere e palazzi crollare: non era un videogioco, ma un gioco al massacro in cui i buoni e i cattivi spesso si scambiavano i ruoli. Le bambine corrono nei ricoveri, si rifugiano nelle ville di campagna, attraversano le strade di città o i viottoli di paesi sperduti con occhi sgomenti ma anche divertiti davanti a quell'insolito spettacolo su cui invano i loro genitori cercano di calare il sipario. Le bambine sembrano muoversi a passo di danza, quasi all'unisono, unite da quel filo invisibile che è il divino stupore dell'infanzia davanti a un mondo che non si conosce ancora ma si cerca ugualmente di decifrare attraverso i volti e i gesti degli adulti. Ne viene fuori un piccolo affresco drammatico, ma anche tenero e sorridente, di vita quotidiana dove la presenza del pericolo e gli inevitabili disagi lasciano comunque spazio alla speranza e potenziano quei legami di affetto e di so lidarietà che hanno poi aiutato le bambine di allora a diventare le nonne di oggi.
There were once 16 teenagers suddenly saw planes darting through the sky, bombs dropping and collapsing buildings: it was not a video game, but a game the massacre in which the good guys and the bad guys often exchanged roles. The girls race in admissions, take refuge in country villas, run through the streets of the city or the country lanes Sallie with eyes appalled but also play right in front of that unusual spectacle on which in vain their parents try to the curtain. The girls seem to move a dance step, almost in unison, joined by that invisible thread that is the divine wonder of childhood in front of a world that is not yet known but trying to decipher through the faces and actions of adults. The result is a small fresco drama, but also tender and smiling, of everyday life where the presence of danger and the inevitable hardships leave anyway space to hope and strengthen those ties of affection and solidarity so that they then helped the girls then become Grandmothers of today.