Luigi Tenco. Io sono uno... e nessuno - 9788899341718

Luigi Tenco. Io sono uno... e nessuno: Pavese, senza dubbio e, di sicuro, il Pirandello della pluralità dell'io. Esplicitamente Brecht e Vian. Senz'altro, quell'umore che viene dalla scuola esistenzialista: di Sarte, molto verosimilmente e di Camus per derivazione approssimativa. In maniera allusiva, s'intuiscono l'innominato Heidegger, alcuni lampi sulfurei di Friedrich Nietzsche e, per sorprendente rassomiglianza metabiografica, Carlo Michelstaedter. E poi, il pessimismo di Leopardi, il romanticismo di Foscolo, il decadentismo di Pascoli. I maledetti Baudelaire e Rimbaud e il maledettissimo Céline, per spirito di contraddizione alla buona norma borghese. E lo scandaloso Ovidio. Sono queste le carte, quasi sempre coperte, che abbiamo in mano per decifrare l'enigma che Luigi Tenco ha lasciato dietro di sé, inciso per sempre nel calco delle sue canzoni.
Pavese, no doubt and, for sure, the Pirandello of the plurality of the self. Explicitly Brecht and Vian. Certainly, that mood that comes from the existentialist school: of Sarte, very likely and of Camus by approximate derivation. In an allusive way, you can see the unnamed Heidegger, some sulfurei flashes of Friedrich Nietzsche and, by surprising metabiographical resemblance, Carlo Michelstaedter. And then, the pessimism of Leopardi, the romance of Foscolo, the decadentism of Pastures. The cursed Baudelaire and Rimbaud and the cursed Céline, out of a spirit of contradiction to the good bourgeois norm. And the outrageous Ovid. These are the cards, almost always covered, that we have in our hand to decipher the riddle that Luigi Tenco left behind, engraved forever in the cast of his songs.