E venne primavera - 9788895187259

E venne primavera: Caposaldi di due culture che lentamente si separano e che rischiano sempre più di parlare due linguaggi fra loro incomprensibili. Questo libro è un viaggio, anche avventuroso, in quello che resta di un passato che è forse diventato l'unica speranza per un vero futuro. Un futuro più libero dall'immaterialità che spadroneggia nel quotidiano contemporaneo e che prevarica il mondo della sostanza. Un viaggio per riconoscerci e per non dimenticare, presi come siamo da stili di vita che ci allontanano sempre più da ciò che realmente ci sostiene. Un riscoprire insomma il concetto verghiano della "roba", il ruolo sempre essenziale della natura ed i rapporti umani ed i sentimenti di chi conosce ed ama la terra. Un viaggio dove scopriamo cose come incredibilmente nuove (ma che ci sono sempre appartenute) attraverso le impreviste e coinvolgenti avventure di "cittadini" convinti di andare in campagna solo per trascorrervi le feste di fine anno.
Strongholds of two cultures that slowly they separate and risking more and more to speak two languages among them unintelligible. This book is a journey, even adventurous, in what remains of a past that has perhaps become the only hope for a real future. A future free from contemporary newspaper that dominates in immateriality prevails the world of substance. A trip to recognize ourselves and not to forget, taken as we have lifestyles that take us away from what really sustains us. A rediscover the concept verghiano of "stuff", the essential role of nature and human relationships and feelings of those who know and love the Earth. A journey where we discover things like incredibly new (but there are always belonged) through the unexpected and exciting adventures of "citizens" believe to be out in the country just to spend Christmas and new year holidays.