Siria perché. Lettere da Damasco - 9788862505666

Siria perché. Lettere da Damasco: "Questo libro è una piccola gemma: una materia incandescente racchiusa in una forma lieve. Le brevi frasi di ogni lettera, come in un'antica incisione, ci regalano una mappa dettagliata e inedita di terre, personaggi, visioni sconosciute, disegnata attraverso l'occhio di un viaggiatore esperto ed equilibrato (ma anche incantato), che approfitta di uno straordinario punto di vista, quello di un diplomatico a cui si aprono molte porte chiuse ai comuni mortali. Ed è da Damasco - da quella terra antichissima e martoriata che è la Siria - che si irradiano i viaggi e le riflessioni di Laura Mirakian, qualche anno prima della catastrofe attuale, quando forse si sarebbe potuto imboccare un'altra via per la salvezza di quei fragili stati e di quei popoli. Pagina dopo pagina il lettore diventa testimone di un'inedita ed efficace narrazione, in cui scorrono eventi epocali come la morte di Hafez Al-Assad, le feste degli armeni che hanno appena conquistato l'indipendenza, le istanze dei curdi, le lunghe messe in arabo dei melchiti, il fermento della borghesia imprenditoriale sunnita, il progressivo ritorno del velo femminile. È un importante frammento di una storia infinita". (Dalla prefazione di Antonia Arslan)
"This book is a little gem: a glowing matter enclosed in a mild form. The short phrases of each letter, as in an old engraving, we have a detailed map and inedited lands, characters, strange visions, drawn through the eye of a seasoned and balanced (enchanted), taking advantage of a unique point of view, that of a diplomat to which open many doors closed to ordinary mortals. And from Damascus-from the ancient and battered that is Syria-radiating travels and musings of Laura Mirakian, a few years before the current catastrophe, when maybe he could take another path for the salvation of those fragile States and peoples. Page after page, the reader becomes a witness of an unusual and effective storytelling, watered by epochal events like the death of Hafez Al-Assad, the festivals of the Armenians who have just achieved independence, instances of the Kurds, the long messe in Arabic of the Melkites, the ferment of entrepreneurial bourgeoisie, the Sunni return of progressive women's veil. And an important fragment of a never-ending story ". (From the foreword by Antonia Arslan)