La novella nel Veneto tra Settecento e Ottocento - 9788880639848

La novella nel Veneto tra Settecento e Ottocento: Questa "antologia" è il risultato di un progetto di ricerca volto a verificare la vitalità del modello decameroniano nell'ambito della novellistica di provenienza veneta tra la seconda metà del Settecento e i primi decenni dell'Ottocento. Un periodo in cui la novella conosce notoriamente in Italia un momento di quasi totale oblio, mentre nel Veneto riscontriamo viceversa una diffusa riflessione teorica sui modi e le finalità del novellare; senz'altro meritevole di attenzione per novità di proposte, ben avvertibili ancor prima della riconosciuta produzione di Francesco Soave e di Antonio Cesari a cavallo dei due secoli. Il punto di partenza comune per il nostro gruppetto di scrittori, pur diversi tra loro per interessi e vocazioni, è rappresentato ancora una volta dal Decameron, ma appare subito chiaro come costoro lo percepiscano alla stregua di un esempio ormai superato, al quale conviene accostare i testi dei principali autori del Due e Trecento per dar vita a una nuova forma di scrittura novellistica. Connotata da un dettato linguistico e letterario vivo e incisivo, supportato nei migliori dei casi (e sono quelli qui selezionati) da un ritmo narrativo originale e coinvolgente, tale da rendere efficace quel gioco dotto e insieme quella finalità pedagogica e morale che presiedono alla loro attività di novellieri.
This "Anthology" is the result of a research project aimed at verifying the viability of decameroniano model within the fiction of the Venetian origin between the second half of the eighteenth century and the first decades of the nineteenth century. A time when the news knows a moment of almost total oblivion in notoriously Italy, while in Italy we find vice versa a widespread theoretical reflection on the ways and purposes of's narration; definitely worthy of attention to new proposals, ben felt even before the recognized production of Francesco Antonio Cesari Soave at the turn of the centuries. The starting point for our group of writers, while different in interests and vocations, is once again from the Decameron, but it soon becomes clear as they perceive him as an example now overtaken, to which better pull over the texts of the main authors of the thirteenth and fourteenth centuries in order to create a new form of writing fiction. Marked by a linguistic and literary dictation alive and incisive, supported in the best of cases (and are those selected here) from an original and engaging narrative rhythm, making effective pedagogical purposes and that moral and duct together that game that responsible for their short stories.