I quarantuno colpi - 9788806218560

I quarantuno colpi: Per espiare i suoi peccati e pervenire, attraverso l'adesione al buddhismo, alla suprema saggezza, il giovane Luo Xiaotong racconta, costantemente distratto dall'arrivo di una fantasmagoria di persone e dalla rutilante Sagra della carne che si sta organizzando all'esterno del tempio, la propria vita al Grande monaco Lan. È in primo luogo la storia della rovina della sua famiglia, con il padre che, dopo essere scappato con un'altra donna, torna a casa pentito ma finisce per uccidere la moglie quando scopre che è diventata l'amante di Lao Lan, il capo villaggio. Ma è al contempo, e soprattutto, la testimonianza del degrado morale che ha comportato il passaggio, in Cina, dall'economia socialista a quella di mercato. Il mito della prosperità ha trasformato la macellazione, un'attività tutto sommato artigianale e tradizionale alla base dell'economia del posto, in una carneficina industriale che non si ferma nemmeno davanti a metodi illegali e atrocemente crudeli. E Luo Xiaotong, benché ancora bambino, è parte attiva in questo processo, perché l'idea di rendere accessibile a tutti la carne, di cui è patologicamente ingordo, gli stimola uno spirito imprenditoriale che fa di lui l'eroe della zona, osannato come un santo, elevato a divinità. Ma quando la madre muore, il padre finisce in prigione e la fabbrica è messa sotto processo per frode, è costretto a vagare per le campagne chiedendo l'elemosina. Nel momento in cui però trova i proiettili di un vecchio mortaio nasce in lui il desiderio di vendetta nei confronti di Lao Lan, l'artefice dell'arricchimento degli abitanti (oltre che
To atone for his sins and to reach, through adherence to Buddhism, to supreme wisdom, the young Luo Xiaotong recounts, constantly distracted by the arrival of a phantasmagoria of people and the ruiling festival of the flesh that is being organized outside the temple, his life at the Great Monk Lan. It is primarily the story of the ruin of his family, with his father who, after escaping with another woman, returns home repentant but ends up killing his wife when he discovers that he has become the mistress of Lao Lan, the village chief. But it is at the same time, and above all, a testament to the moral degradation that has led to the transition from a socialist economy to a market economy in China. The myth of prosperity has turned slaughter, an all-in-all artisanal and traditional activity at the base of the local economy, into an industrial carnage that does not stop even in the face of illegal and atrociously cruel methods. And Luo Xiaotong, though still a child, is an active part in this process, because the idea of making meat accessible to all, of which he is pathologically greedy, stimulates him an entrepreneurial spirit that makes him the hero of the area, praised as a saint, elevated to Divinity. But when his mother dies, his father ends up in prison and the factory is put on trial for fraud, he is forced to wander the countryside begging. But the moment he finds the bullets of an old mortar, he is born in the desire for revenge against Lao Lan, the architect of the enrichment of the inhabitants (as well as