Perché tu non ti perda nel quartiere - 9788806226558

Perché tu non ti perda nel quartiere: Jean Daragane, scrittore parigino vicino alla settantina, vive in totale solitudine, fuori dal resto del mondo. Un giorno, però, quando da mesi non parla più con nessuno, il telefono di casa squilla una prima volta. Dall'altra parte del filo si ode la voce di un uomo che dice di aver ritrovato il suo taccuino degli indirizzi forse perduto su un treno, e propone un appuntamento. Daragane non vuole incontrarlo; rompere il suo isolamento gli costerebbe troppo, e in fondo i numeri segnati su quel taccuino non gli interessano. I numeri delle persone che hanno veramente contato qualcosa nella sua vita, lui infatti li conosce a memoria, e quelle persone non possono più rispondere. Infine accetta un appuntamento ed è cosi che incrocia l'ambiguo Gilles Ottolini e la sua sottomessa e giovane compagna, Chantal Grippay. Ottolini gli dice che ha trovato nella sua rubrica un nome che gli interessa molto, Guy Torstel, ma Daragane non si ricorda di lui. In privato Chantal gli consegna il dossier che Ottolini ha preparato con i suoi appunti e la foto misteriosa di un bambino, e strappa inconsapevolmente all'oblio una vicenda accaduta sessant'anni prima: l'omicidio irrisolto di una giovane donna. Gli squilli del telefono continuano per giorni. La mattina, la sera, la notte. Raggiungono Daragane nel sonno, nel dormiveglia, senza tregua. E in una Parigi che ancora conserva le ombre del passato, riaffiorano nomi e voci che costituiscono la sua esistenza e che Daragane non aveva più voluto ricordare.
Jean Daragane, Parisian writer close to seventy, lives in total solitude, away from the rest of the world. One day, however, when for months no longer speaks with anyone, the home phone rings once. On the other side of the wire you hear the voice of a man who says he found his address notebook maybe lost on a train, and offers an appointment. Daragane does not want to meet him; breaking his isolation would cost him too, and basically the numbers marked on that notebook doesn't interest him. The numbers of people who really counted something in his life, he in fact knows them by heart, and those people can no longer respond. Finally accepts an appointment and is so that crosses the ambiguous Gilles Ottolini and his submissive and young companion, Chantal Grippay. Ottolini tells him that he found in his column a name very interested, Guy Torstel, but Daragane doesn't remember him. In private gives the dossier to Chantal that Ottolini prepared with his notes and mysterious photos of a child, and unwittingly snatches to oblivion a story happened sixty years before: the unsolved murder of a young woman. The phone rings continue for days. In the morning, evening, night. Reach Daragane in sleep, asleep, relentlessly. And in Paris, which still preserves the shadows of the past resurface names and voices that constitute his existence and that Daragane had wanted to remember.