L'aviazione italiana 1940-1945. Azioni belliche e scelte operative - 9788862884518

L'aviazione italiana 1940-1945. Azioni belliche e scelte operative: Per lunghi e sanguinosi anni, aerei ed equipaggi italiani hanno affrontato nemici troppo potenti, sostenendo uno sforzo disumano grazie a un coraggio e a un senso del dovere che paiono oggi incredibili: uniche risorse capaci di sopperire all'arretratezza dell'Italia al confronto con colossi come Impero Britannico, Stati Uniti e Unione Sovietica. Gli aviatori italiani fecero miracoli con vecchi biplani Fiat contro gli Hurricane della RAF, si lanciarono con improvvisati ma efficaci aerosiluranti Siai-Marchetti contro massicce navi da guerra. E a un passo dal crollo finale, seppero affrontare con sparuti caccia Macchi e Reggiane le possenti Fortezze Volanti americane che demolivano le città del Belpaese. Dopo il maldestro armistizio dell'8 settembre 1943, un nuovo dramma: la divisione dell'aviazione sui due versanti della penisola. La Regia al Sud, a fianco degli anglo-americani, e al Nord l'effimera Aeronautica Repubblicana, a seguire le sorti ormai segnate di Mussolini. Commilitoni divisi da una diversa valutazione degli eventi, ma tutti accomunati da un sincero amore per il proprio Paese. Durante la Seconda guerra mondiale l'Italia poté costruire poco più di 10.000 aerei, una piccola flotta rispetto ai 100.000 degli alleati tedeschi, ai 120.000 britannici e ai ben 280.000 americani. Pochi furono quelli di tipo moderno, arrivati al fronte troppo tardi per sperare di mutare le sorti. Prefazione di Gregory Alegi.
For long and bloody years, planes and Italian crews have faced enemies too powerful, supporting inhumane effort thanks to a courage and a sense of duty that seem incredible today: only resources able to overcome backwardness of Italy to comparison with giants like British, United States and Soviet Union. The Italian aviators did wonders with old biplanes Fiat against hurricanes in the RAF, threw themselves with improvised but effective torpedo planes Aermacchi against massive warships. And just a step from the final collapse, knew how to deal with the massive hunt Macchi and Haggard American flying fortresses Reggiane demolishing cities of Italy. After the Armistice of 8 September 1943, a bumbling new drama: the Division of aviation on both sides of the peninsula. Directed to the South, alongside the Anglo-Americans, and to the North the ephemeral Republican air force, to follow the tide now marked by Mussolini. Fellow soldiers divided by a different assessment of the events, but all share a sincere love for their country. During the second world war the Italy could build just over 10,000 aircraft, a small Allied fleet compared to 100,000 Germans, British and 120,000 to 280,000 Americans well. Few were modern ones, got to the front too late to hope to turn the tide.