Qohèlet. Parole di verità - 9788890418242

Qohèlet. Parole di verità: Collocato tra i ketuvim (gli scritti), Qohèlet, assieme a Giobbe, è il più moderno e interessante fra i sapienziali biblici. Il termine ebraico Qohèlet deriva dal participio passato del verbo qahal, che significa convocare, adunare, riunire in assemblea. Qohèlet indica colui o colei che convoca l'assemblea. In greco è stato tradotto con ekklesiastès (da ekklesia, assemblea appunto), Plutarco usò però questo termine in modo duplice per indicare sia l'atteggiamento di Qohèlet quando si interroga in qualità di maestro che quando si risponde come spettatore. Per gli ebrei Qohèlet è più di un libro, è una Meghillà, un rotolo, un volume da srotolare e da comprendere. Durante il Sukkot, la festa delle capanne, in cui si ringrazia l'altissimo per il raccolto e si ricorda il lungo cammino del popolo ebraico attraverso il deserto, la lettura del Qohèlet invita a godere dei doni ricevuti senza dimenticare da chi arrivano. Una versione, quella di Momentè, forse meno poetica di quel che ci si potrebbe aspettare, ma che cerca di attenersi il più strettamente possibile al testo originale.
Placed among the ketuvim (the writings), Qoh??let, along with job, is the most modern and interesting among the biblical wisdom. The Hebrew word Qoh??let is derived from the past participle of the word qahal, meaning convene, rallying, gather at the meeting. Qoh??let indicates he or she who convenes the Assembly. In Greek it was translated as ekklesiast??s (from ekklesia, Assembly of course), Plutarch used though this term so double to indicate both the attitude of Qoh??let when asked as a master that when you respond as a spectator. For the Jews Qoh??let is more than a book, is a Meghill??, a roll, a volume to unroll and understand. During Sukkot, the feast of Tabernacles, wherein we thank the Almighty for the crop and remembers the long journey of the Jewish people through the desert, reading the Qoh??let invites you to enjoy the gifts received without forgetting who arrive. One version, that of Maleki, perhaps less poetic than what one might expect, but trying to stick as closely as possible to the original text.