La città plurale. Migrazioni, integrazione, unità civica - 9788862445993

La città plurale. Migrazioni, integrazione, unità civica: Le città, oggi, ben riflettono le grandi e rapide trasformazioni che caratterizzano la fase storica che stiamo vivendo e la stessa condizione di pluralità nella quale siamo immersi e con la quale siamo chiamati a confrontarci e interagire: pluralità di soggetti; diversità dei riferimenti valoriali; molteplicità di culture; differenziazione delle esperienze religiose; vasti flussi migratori di persone e famiglie; costante destrutturazione e delegittimazione delle istituzioni a vantaggio dell'individuo; concatenazioni sempre più forti ed evidenti, che da tempo non riguardano più soltanto la dimensione economico-finanziaria e quella delle comunicazioni, ma che avvolgono ogni ambito del vivere. In questo contesto, basandosi su un'esperienza effettivamente fatta agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso, in un piccolo paese alle porte di Firenze, l'autore individua un modello o più opportunamente, «un principio operativo, mosso e sostenuto da logiche deduttive, induttive e associative, che si interrogano e interagiscono virtuosamente. Un modello che àncora l'intera vicenda migratoria ad alcuni valori chiave e la colloca nell'ambito di una visione complessiva di società, che si basa su tre pilastri portanti - la plurietnicità, la multireligiosità, l'interculturalità - e che si declina assumendo l'interazione come orientamento di fondo e come modalità operativa».
The city, now, well reflect the large and rapid changes that characterize the historical phase in which we are living and the same condition of plurality in which we are immersed and with which we are called to confront and interact: plurality of subjects; reference values diversity; multiplicity of cultures; differentiation of religious experiences; vast flows of people and families; constant disintegration and delegitimization of the institutions for the benefit of the individual; concatenations stronger and obvious, that doesn't concern only the economic and financial dimension and that of communications, but that envelop every sphere of life. In this context, based on an experience actually made in the early nineties of the last century, in a small town near Florence, the author identifies a pattern or more appropriately, "an operational principle, driven and supported by inductive and deductive logic, associative arrays, which are questioning and interact virtuously. A model that anchor the whole story of migration to some key values and places it in the context of an overall vision of the company, which is based on three pillars-the plurietnicit??, multireligious, interculturality-and that we decline taking the interaction as underlying orientation and operating mode??.