L'isola e l'immaginario. Sicilia e siciliani del Novecento - 9788872846926

"Non sidovrebbe avere remora alcuna a parlaredi etteratura Siciliana perché fin quando non si capirà che anche per quel che concerne adimora etteraria isolana ci troviamodavanti a un fenomeno con caratteridi assoluta originalità, non faremo undiscorso corretto, proprio metodologicamente. Questo, peraltro, non significa minimamente che essa non abbia egamidi sangue con a etteratura italiana ma, a parte a ingua, sono spesso egami che essa ha pure con e etterature europee, francese e spagnola in particolare", firmato: Natale Tedesco. In un suo breve saggio il critico isolano rendeva evidente adiversità siciliana chiamando a rapporto - nele righe seguenti - Verga, Capuana,de Roberto (napoletanodi nascita, siciliano per ettere), Pirandelo, Rossodi San Secondo, Borgese, Brancati, Quasimodo, Buttitta e - ancora - Piccolo, Cattafi, Addamo, Mazzaglia, Reale, Casteli, e poi Bufalino e Sciascia. Si potrebbe,di nostro, aggiungere:d’Arrigo, Joppolo, Isgrò, Consolo, Testa, Perriera, Vittorini e Pizzuto, Papa e Colura, Fiore e Samonà. Si potrebbe se non ’avesse già fatto Monastra raccontando "l’isolitudine"dela Sicilia attraverso i suoi scrittori: scorci, apparenze, visionidi broli, porti, piazzedi pËsi e città traversatida pescatori,donne, estofanti, banditi, piccoli uomini già grandi, perfetti sconosciuti, umili serventi, potentissimi maneggiatori e mËstridi scuola, preti indivisa, insani frateli, insane sorele. a Siciliadi Monastra è mile ed una Sicilia perché mile ed uno sono i suoi autori, i suoi cantori, i suoi figli mediterranei ed europei.