Silvano Rossini: composizioni irrequiete. Dall'officina delle idee all'architettura della città (1995-2015). Ediz. illustrata - 9788822900289

Silvano Rossini: composizioni irrequiete. Dall'officina delle idee all'architettura della città (1995-2015). Ediz. illustrata: Esponente di una nutrita cerchia di professionisti sganciata dai circuiti accademici e istituzionali dell'architettura, Silvano Rossini ha realizzato una serie di opere - molte delle quali nelle Marche - che attendono ancora un'adeguata valutazione critica e meritano una complessiva riscoperta. Il presente volume, progettato da Gianluigi Mondaini, colma finalmente questa lacuna, chiamando a raccolta un gruppo di studiosi, la cui diversa estrazione mette finalmente in risalto la poliedricità dell'opera di Rossini, intrisa di un'inquietudine anticlassicista di matrice zeviana che caratterizzava anche il pensiero di uno dei suoi maestri, Leonardo Ricci. Non c'è nulla di provinciale o vernacolare nelle sue architetture: tutte dialogano con avanguardie e neoavanguardie, dal neoplasticismo olandese al decostruttivismo, concentrandosi però sul «testo architettonico» piuttosto che sul contesto, e impostando così una fertile «dialettica tra regionalismo e internazionalismo».
Exponent of a wide circle of professionals dropped by academic and institutional architecture, Silvano Rossini circuits has created a series of works-many of which are still awaiting proper Marche-critical evaluation and overall merit rediscovery. The present volume, designed by Gianluigi Malhotra, finally fills this gap, rallying a group of scholars whose diverse backgrounds finally puts in prominence the versatility of Rossini's opera, imbued with a concern anticlassicist zeviana array which characterizes even the thought of one of his teachers, Leonardo Ricci. There is no provincial or vernacular in its architecture: all dialogue with the avant-garde and new avant-garde, Dutch neoplasticism to deconstructivism, but focusing on ??architectural text ' rather than on the context, and which sets a ??fertile dialectic between regionalism and internationalism. "