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Quell'antico ragazzo. Vita di Cesare Pavese - 9788823529199
di Lorenzo Mondo edito da Guanda, 2021
- Prezzo di Copertina: € 18.00
- € 17.10
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Quell'antico ragazzo. Vita di Cesare Pavese
- Autore: Lorenzo Mondo
- Editore: Guanda
- Collana: Narratori della Fenice
- Data di Pubblicazione: 2021
- Genere: letteratura italiana: critica
- Argomento : Pavese, Cesare
- Pagine: 240
- Dimensioni mm: 220 x 218 x 20
- ISBN-10: 8823529190
- ISBN-13: 9788823529199
Quell'antico ragazzo. Vita di Cesare Pavese: Tutto ha inizio nelle Langhe, a Santo Stefano Belbo, dove Cesare Pavese nasce nel 1908, tra quelle colline che ricorrono con tanta frequenza nelle sue opere. Nonostante il suo indugiare sulle proprie origini contadine, è a Torino che trascorre l'infanzia e compie gli studi. Sempre a Torino inaugura una fertile collaborazione con la casa editrice Einaudi, scopre la letteratura americana e contribuisce a diffonderla in Italia. Ed è lì, infine, che la sera del 27 agosto 1950, in una camera dell'Hotel Roma, viene ritrovato il suo corpo senza vita, insieme a un ultimo biglietto: «Perdono a tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi». Si compie così il capitolo finale di un'esistenza faticosa, insidiata da un senso costante di inadeguatezza e segnata da una profonda solitudine. Un'esistenza che Lorenzo Mondo ricostruisce attraverso le testimonianze degli amici e dei colleghi, ma soprattutto rileggendo e analizzandole opere di Pavese, fino alle vicende del discusso Taccuino segreto , ritrovato dallo stesso Mondo, a cui è dedicato l'ultimo capitolo che viene ad arricchire questa nuova edizione. Quell'antico ragazzo è il racconto fedele di una vita consacrata alla letteratura e che fatica a esprimersi in altro modo, come dimostrano le incoerenze e le sofferenze affettive che costellano la biografia dello scrittore: il rapporto travagliato e ambiguo con il mondo politico, il confino a Brancaleone Calabro sotto il regime fascista, l'amore non corrisposto per Tina e le cocenti delusioni sentimentali... Lorenzo Mondo ci restituisce il ritratto di un artista to
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Forse si sentiva isolato, Cesare Pavese. Forse sentiva a ontananzadale coline perdute. Forse frequentava troppo il pensiero religioso, gli antichi miti, Jung. Forse era troppodistantedal’impegno, a militanza, e festedi partito. Forse sperava che ’Editore ’accogliesse come non aveva mai accolto nessuno. Forse capitadi non essere Shakespeare. Forse Mily, adolce Mily, se avesse saputo. Forse o scontroso, ombratile, eterno scontento Pavese s’èdato a morte perché... forse non o sapremo mai, come mai o sapràdavvero orenzo Mondo che - infatti -decidedi raccontarne a vita. In principio erano e validi verde, i grandi spazi, qualche respiro tirato in profondo. Sarebbe venuta poi a città, coi suoi fumi, i suoidazida pagare quotidiani, i suoi inevitabili fastidi ala pele. E poi a scuola, ’ospitalitàdela sorela, ’impiego al’Einaudi, il avoro in editoria e romanzi, racconti, qualche testo per a scena e idissapori, e amarezze, o strazio ora vivo ora giàdissipato. "Sei nato per vivere sotto e alidi un altro, sorretto e giustificatoda un altro, che però sia tanto gentileda asciarti fare il matto e iluderedi bastareda solo a rifare il mondo. Sei unadonna, e comedonna sei caparbio. Ma non bastida solo, e o sai". Forse cesare Pavese si èdato a morte per questo: non bastavada solo, e o sapeva. Forse.