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La controversa riforma «De' Stefani» del 1923. Una diatriba secolare tra profili restaurativi e innovativi di una riforma - 9791221807189
di Mongelli G. (cur.) Romanazzi S. (cur.) edito da Aracne (Genzano di Roma), 2023
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: La controversa riforma «De' Stefani» del 1923. Una diatriba secolare tra profili restaurativi e innovativi di una riforma
- Autori : Mongelli G. (cur.) Romanazzi S. (cur.)
- Editore: Aracne (Genzano di Roma)
- Data di Pubblicazione: 2023
- Genere: diritto
- Pagine: 520
- Curatore: Mongelli G.; Romanazzi S.
- Dimensioni mm: 240 x 0 x 0
- ISBN-13: 9791221807189
La controversa riforma «De' Stefani» del 1923. Una diatriba secolare tra profili restaurativi e innovativi di una riforma: Nel 2023 si conferma la longevità secolare di una riforma rilevante per la Pubblica amministrazione italiana per ampiezza dei temi disciplinati che toccano il funzionamento complessivo della macchina statale, dal bilancio, ai controlli, all'attività contrattuale, alle responsabilità degli agenti amministrativi e contabili, alle procedure di spesa e tanti altri aspetti della gestione amministrativa e contabile. La riforma del 1923, passata alla storia con il nome del ministro delle finanze Alberto De Stefani, un giovane professore veneto educato alla scuola liberista di Ca' Foscari, ha come protagonisti, dietro le "quinte", alcuni burocrati dell'unificato ministero delle finanze e del tesoro, come il Ragioniere generale dello Stato, il pugliese Vitantonio De Bellis già in carica dal 1919. È un dato acclarato che con le disposizioni del 1923 la Ragioneria generale dello Stato consegue l'assetto organizzativo e funzionale moderno, inseguito senza successo sin dai primi anni della sua istituzione avvenuta nel lontano 1869. La riforma De' Stefani, relativamente alle tematiche riguardanti i compiti e le attribuzioni assegnate alla Ragioneria generale dello Stato e al suo vertice, è annoverata, dalla storiografia maggioritaria, come una normativa che ha consentito a questo organismo di concentrare "poteri di controllo estremamente penetranti" e determinare il sopravvento delle ragionerie sulle altre amministrazioni tant'è che si è parlato a tal proposito di "partito dei ragionieri", di "burocrazia della cifra", di "trionfo della tecnocrazia finanziaria" per intendere questa spinta
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