I diari di Falcone. Le verità nascoste nelle agende elettroniche del giudice - 9788832960334

I diari di Falcone. Le verità nascoste nelle agende elettroniche del giudice: Dalle agende elettroniche di Giovanni Falcone, nuovi inquietanti misteri sulla strage di Capaci. Negli ultimi sei mesi il giudice annotò tutti i suoi impegni su due databank. Ma troppe cose non tornano. Con un'intervista inedita all'avvocato Salvatore Petronio che difese Salvatore Biondino, l'uomo considerato il trait d'union tra Riina e il commando. Le agende di Giovanni Falcone entrarono e uscirono velocemente nella vicenda della strage di Capaci. A distanza di molti anni, dopo processi, depistaggi, falsi testimoni, morti sospette, e diversi interrogativi irrisolti, questo libro recupera materiali rivelatori che sono stati trascurati nelle inchieste della magistratura e che invece aiutano a capire che cosa è successo quel 23 maggio 1992. E perché. Le agende personali fanno paura: quella di Borsellino è scomparsa e quelle di Falcone, esaminate dai periti Gioacchino Genchi e Luciano Petrini (morto troppo presto), nonostante strane interruzioni, pongono domande decisive: sugli incontri del giudice con funzionari russi per indagare sui finanziamenti clandestini del Pcus; su come sia stato possibile che la mafia sapesse il giorno e la data del suo viaggio a Palermo; sul suo misterioso viaggio a Washington; su dove sia stato tra il 28 aprile e il primo maggio prima dell'attentato; e molte altre ancora. In questa meticolosa inchiesta, l'autore mette in relazione fatti, testimonianze, appunti personali, e traccia un quadro inedito che apre nuovi scenari sulla morte del giudice, dimostrando come essa vada inserita all'interno di una più generale strategia di destabilizzazione che
From Giovanni Falcone's electronic diaries, new disturbing mysteries about the Capaci massacre. In the last six months, the judge wrote down all his commitments on two databanks. But too many things don't add up. With an unpublished interview with the lawyer Salvatore Petronio who defended Salvatore Biondino, the man considered the trait d'union between Riina and the commando. Giovanni Falcone's diaries quickly entered and exited the story of the Capaci massacre. Many years later, after trials, misdirections, false witnesses, suspicious deaths, and various unresolved questions, this book recovers revealing materials that have been overlooked in the investigations of the judiciary and that instead help to understand what happened on May 23, 1992. And why. Personal diaries are frightening: Borsellino's has disappeared and Falcone's, examined by experts Gioacchino Genchi and Luciano Petrini (who died too soon), despite strange interruptions, pose decisive questions: about the judge's meetings with Russian officials to investigate the clandestine financing of the PCUS; how it was possible for the mafia to know the day and date of his trip to Palermo; about his mysterious trip to Washington; where he was between April 28 and May 1 before the attack; and many more. In this meticulous investigation, the author relates facts, testimonies, personal notes, and draws an unprecedented picture that opens up new scenarios on the death of the judge, demonstrating how it must be inserted within a more general strategy of destabilization that