Vaslav Nijinsky. Un salto nel buio - 9788859204312

Vaslav Nijinsky. Un salto nel buio: "Tutto il suo corpo esprime ciò che vuole lo spirito: ha la bellezza degli affreschi e delle statue antiche": nel 1911 il grande scultore Auguste Rodin aveva già capito che il giovane ballerino appena applaudito nei panni di un fauno, con la "semi-incoscienza di un animale" e una carica erotica senza precedenti, era forse il più grande artista che la danza avesse mai espresso, e tale sarebbe rimasto per le generazioni a venire. Ma se il passaggio di Nijinsky ha rappresentato un'esplosione di energia e sensualità tale da dividere ed entusiasmare le folle dei grandi teatri, la sua carriera fu straordinariamente breve: fra il debutto e l'abbandono delle scene passarono poco più di dieci anni. Sul suo talento gravava l'ombra della schizofrenia, e un intenso ma distruttivo rapporto con il suo mentore e amante, il grande impresario Sergej Djagilev, non fece che accelerare le cose. Il libro di Lucy Moore racconta la storia di questa vita spezzata in due, seguendo una parabola che comincia alla Scuola imperiale di danza di San Pietroburgo nei primi anni del Novecento, passa dall'immenso successo dei Balletti Russi nella Parigi di Proust, Cocteau e Debussy, dal matrimonio con una giovane contessa ungherese, Romola de Pulszky, fino all'improvviso tracollo dell 917, a soli ventisette anni. Ne seguiranno altri trentatré, persi nelle tenebre della psicosi, fra ricoveri e momentanee riprese.
"His whole body expresses what it wants: spirit has the beauty of the frescoes and ancient statues": in 1911, the great sculptor Auguste Rodin had already realized that the newly acclaimed young dancer in the role of a Faun, "semi-consciousness of an animal" and an erotic charge, was possibly the greatest artist that the dance had ever expressed , and that would remain for generations to come. But if the point of Nijinsky has been an explosion of energy and sensuality that divide and enthuse the crowds of the big theaters, his career was remarkably short: between the debut and the abandonment of scenes passed just over ten years. Your talent was under the shadow of schizophrenia, and an intense but destructive relationship with his mentor and lover, the great impresario Sergei Diaghilev, who did speed things up. Lucy Moore's book tells the story of this life broke in two, following a parable begins at the Imperial School of Ballet in St. Petersburg in the early twentieth century, passes by the immense success of the Ballets Russes in Paris of Proust, Cocteau and Debussy, from his marriage to a young Hungarian Countess, Romola de Pulszky, until a sudden collapse of 917, only twenty-seven years. Others will follow thirty-three, lost in the darkness of psychosis, between temporary shelters and shooting.