Brividi immorali. Racconti e interludi - 9788893445146

Brividi immorali. Racconti e interludi: Famiglie, coppie in crisi, omicidi e amici: storie di verità taciute che assumono, senza volerlo, le sembianze di una bugia. Tradimenti e paure alimentati da vecchi rancori o da accadimenti fortuiti, fraintendimenti e rimpianti serbati per anni che arrivano improvvisi a scompaginare le carte, a scrivere da capo un inizio o una fine, mandando all'aria ogni morale. Irregolari e spiazzanti, quasi si muovessero al ritmo di un'improvvisazione jazz, diversissimi eppure legati nel profondo, i "Racconti e interludi" di Laura Morante si spalancano come finestre spazzate da venti umorali su un mondo di relazioni e affetti, attraversato da una quotidiana violenza, piccola o grande. Ma sopra ogni cosa, su queste donne inquiete, fragili, contradditorie, su questi uomini razionali e infantili, su bambini sognanti e feroci, su città familiari come case di campagna e case di campagna sterminate come continenti da esplorare, veleggia un'esatta, implacabile ironia che, nel disordine degli elementi, scova una bellezza insensata: la melodia disarmonica, imprevedibile e trascinante su cui il destino ci invita a ballare. Note (musicali) in testa e in coda agli interludi di Nicola Piovani.
Families, couples in crisis, murders and friends: stories of unanswered truth that unintentionally assume the appearance of a lie. Betrayals and fears fueled by old grudges or fortuitous events, misunderstandings and regrets kept for years that come suddenly to break down the cards, to write a beginning or an end, blowing up all morals. Irregular and unsettling, as if they were moving to the rhythm of a jazz improvisation, different yet deeply linked, Laura Morante's "Stories and Interludes" open wide open like windows swept by humorous winds on a world of relationships and affections, crossed by a daily violence, small or large. But above all, on these restless, fragile, contradictory women, about these rational and childish men, about dreamy and ferocious children, about familiar cities like country houses and endless country houses as continents to explore, sail an exact, implacable irony that, in the disorder of the elements, finds a senseless beauty: the disharmonious melody, unpredictable and dragging on which fate invites us to dance. Notes (musical) in the lead and in the tail of Nicola Piovani's interludes.