La condizione neomoderna - 9788806236519

La condizione neomoderna: Il postmoderno è morto. La tesi che proclamava la «fine» di ogni cosa (soggetto, verità, storia, morale) non è più capace di intercettare i movimenti epocali del presente. Il postmoderno non ha compreso le sfide create dalla crisi di una parte della modernità: positivismo e idealismo hanno infatti radicalizzato alcune intuizioni moderne, finendo però per tradirle profondamente. I postmoderni hanno rigettato quei travisamenti insieme alla radice sana, rifiutando in blocco la modernità. Ora, dopo il fallimento di quella diagnosi, ci troviamo in una nuova modernità. I problemi dell'Europa fra Cinquecento e Seicento si ripresentano su scala globale e in forma accelerata: conflitti politici ed economici sostenuti da ideologie religiose, mutamenti radicali di scenari culturali e geopolitici, rivoluzioni scientifiche che cambiano la percezione dell'umano. Di fronte a queste sfide, tornano a essere necessarie e credibili proprio le idee moderne che il postmoderno credeva finite e che abbiamo bisogno di ripensare.
Postmodernism is dead. The thesis that proclaimed the "end" of everything (subject, truth, history, moral) is no longer able to intercept any epoch of this movement. Postmodernism has understood the challenges created by the crisis of a part of modernity: positivism and idealism have radicalized some insights, but deeply modern cheat. The postmodern have rejected those misrepresentations together with healthy root, rejecting en bloc modernity. Now, after the failure of that diagnosis, we find ourselves in a new modernity. Europe's problems between the sixteenth and seventeenth century recur on a global scale and accelerated form: political and economic conflicts supported by religious ideologies, radical changes of geopolitical, cultural and scientific revolutions that change human perception. Faced with these challenges, they return to be necessary and credible precisely the modern ideas that Postmodernism believed finished and that we need to rethink.