Storie di Anna. Cronache di ordinaria follia - 9788854859951

Storie di Anna. Cronache di ordinaria follia: Anna è la madre di Alessio, la sua malattia l'ingombrante e imprescindibile punto fermo dell'autobiografia del figlio. Che si parli delle sue storie o meno. È infatti una vita, quella di Alessio, condizionata sotto ogni aspetto dal rapporto - morboso, ossessivo, talvolta addirittura carnale - con la donna. Una piccolo-borghese di provincia, Anna, affetta da sindrome bipolare, una patologia che la porta a continui cambiamenti nello stile di vita, nel lavoro e nelle amicizie, ma soprattutto che ha profondi riflessi sui suoi rapporti affettivi più cari. La vita di Anna e quella di Alessio si intrecciano così in questo racconto e l'io narrante non può che descriverle sotto la lente deformante degli sbalzi di umore della protagonista. A fare da contorno, una nutrita vetrina di personaggi, talora grotteschi e quasi surreali, con il compito di fornire un ritratto dell'Italia del ventennio tra gli anni '60 e gli anni '80, ricco di rivolgimenti sociali e culturali e nel corso del quale si tenta di lasciarsi alle spalle la pesante e ancor presente eredità del nazifascismo.
Anne is the mother of John, his illness the cumbersome and indispensable mainstay of autobiography. Speaking of her stories or not. And a life of Alessio, conditioning in every respect from the relationship-morbid, obsessive, sometimes downright carnale-with the woman. A petty-bourgeois, Anne, suffering from bipolar syndrome, a disease that leads to constant changes in lifestyle, work and friendships, but above all that has deep reflections on affective relations. The life of Anna and Alex are interwoven so in this narrative and the Narrator can only describe them below the lens warping of mood swings. As a side dish, a showcase of characters, sometimes grotesque and almost surreal, with the task of providing a portrait of the Italy of the twenty years between the years ' 60 and the years ' 80, rich in social and cultural upheavals and during which you try to leave behind the heavy and even this legacy of Nazi-fascism.