Piovre, vichinghi e ladroni. Le 20.000 fantasie hollywoodiane di Richard Fleischer - 9788893040570

Piovre, vichinghi e ladroni. Le 20.000 fantasie hollywoodiane di Richard Fleischer: Scrivere di Richard Fleischer a cent'anni esatti dalla sua nascita nel 1916 (e a dieci dalla sua scomparsa), significa gettare finalmente un po' di luce su uno dei tanti bravi professionisti che hanno lavorato a Hollywood negli anni del suo massimo splendore, talenti oscurati dai Grandi Nomi e abbastanza trascurati dagli studiosi e dagli storici del cinema. Richard Fleischer potrebbe infatti apparire la vera epitome del regista sottostimato. Baciato dal successo di pubblico e dunque liquidato dalla critica come regista commerciale. Anche se non vogliamo resuscitare a tutti i costi la figura dell'autore, tanto cara alla critica di alcuni decenni fa, è comunque interessante capire il ruolo del regista nel dare forma a un film. Bisogna dunque porre l'accento sull'abilità tecnica e sulla competenza mostrata da registi come Fleischer, che hanno diretto dozzine di film in ogni tipo e genere nell'arco di quasi mezzo secolo. Alla fine della loro carriera, sono rientrati in quel cono d'ombra critico da cui erano emersi solo in sporadiche occasioni. Eppure, i loro film sono un patrimonio della visione di milioni di appassionati, prima nella sala cinematografica e poi in televisione e sull'home video. Spettatori che possono godere ancora oggi di film fantasiosi ed eccitanti come "20.000 leghe sotto i mari", "Barabba", "L'altalena di velluto rosso", "Frenesia del delitto", "I Vichinghi", "Le jene di Chicago", "Viaggio allucinante" e tanti altri, vere, immortali delizie per cinefili di ogni tempo. Interventi di Roberto Chiesi, Michel Ciment, Lorenzo Codelli, Leonardo Gandini, Mario Gero
Writing about Richard Fleischer exactly one hundred years after his birth in 1916 (and ten years after his death), means finally shedding some light on one of the many good professionals who worked in Hollywood in the years of its heyday, talents overshadowed by the Big Names and quite neglected by scholars and film historians. Richard Fleischer may in fact appear to be the true epitome of the underrated director. Kissed by the success of the public and therefore dismissed by critics as a commercial director. Even if we do not want to resurrect at all costs the figure of the author, so dear to the critics of a few decades ago, it is still interesting to understand the role of the director in shaping a film. Emphasis must therefore be placed on the technical skill and expertise shown by directors such as Fleischer, who have directed dozens of films in all types and genres over almost half a century. At the end of their careers, they returned to that critical shadow cone from which they had emerged only on sporadic occasions. Yet, their films are a heritage of the vision of millions of fans, first in the cinema and then on television and home video. Viewers who can still enjoy imaginative and exciting films such as "20,000 Leagues Under the Sea", "Barabbas", "The Red Velvet Swing", "Crime Frenzy", "The Vikings", "The Jene of Chicago", "Hallucinatory Journey" and many others, true, immortal delights for cinephiles of all time. Speeches by Roberto Chiesi, Michel Ciment, Lorenzo Codelli, Leonardo Gandini, Mario Gero