Italiano lingua delle arti. Un'avventura europea (1250-1650) - 9788815240378

Italiano lingua delle arti. Un'avventura europea (1250-1650): Quando nel 1651 venne pubblicato a Parigi il "Trattato della pittura" di Leonardo, all'inizio del volume fu aggiunta una lista di opere che può essere considerata la prima bibliografia della trattatistica d'arte europea: su trentaquattro titoli, ventiquattro sono in lingua italiana. Non è che un dettaglio fra i tanti che testimoniano il momento più alto dell'espansione dell'italiano come lingua dell'arte e dell'architettura in Europa: una storia di condivisione di idee, modi di leggere i quadri e descrivere le forme architettoniche, che ha nel nostro Rinascimento il suo epicentro. Ma anche una storia di parole passate poi in altre lingue per definire gli stili e le tecniche figurative, come "disegno", "chiaroscuro", "maniera", "ritratto", oppure legate all'arte precisa del costruire, come "architrave", "piedistallo", "facciata". Dalle testimonianze più antiche sino al culmine del Seicento, questo libro traccia un profilo dei modi attraverso i quali l'italiano è arrivato, nel corso di tre secoli, ad essere la lingua di riferimento per l'arte e l'architettura in Europa.
When in 1651 was published in Paris on "treatise on painting by Leonardo, at the beginning of the volume was added a list of works which may be considered the first bibliography of treatises of European art: out of thirty-four titles, twenty-four are in Italian. It's not that one detail among many that bear witness to the high point of the expansion of Italian as the language of art and architecture in Europe: a history by sharing ideas, ways to read the pictures and describing the architectural forms, which in the Renaissance its epicenter. But also a story of past words then in other languages to define styles and techniques, such as "drawing", "chiaroscuro", "way", "portrait", or related to the art of building, like "lintel", "stand", "facade". The oldest evidence until the climax of the seventeenth century, this book traces an outline of the ways in which the Italian arrived, over the course of three centuries, to be the reference language for art and architecture in Europe.