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Il «Contra fatum» di Gregorio di Nissa nel dibattito tardo-antico sul fatalismo e sul determinismo - 9788862270847
di Beatrice Motta edito da Fabrizio Serra Editore, 2008
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il «Contra fatum» di Gregorio di Nissa nel dibattito tardo-antico sul fatalismo e sul determinismo
- Autore: Beatrice Motta
- Editore: Fabrizio Serra Editore
- Collana: Studi sulla tardoantichità , Nr. 2
- Data di Pubblicazione: 2008
- Genere: filosofia antica, medievale, orientale
- Argomento : Gregorio Nisseno (san)
- Pagine: 184
- ISBN-10: 8862270844
- ISBN-13: 9788862270847
Il «Contra fatum» di Gregorio di Nissa nel dibattito tardo-antico sul fatalismo e sul determinismo: Lo studio di Beatrice Motta costituisce un contributo di particolare interesse per quell'ambito degli studi filosofico-religiosi che, a causa della loro collocazione 'di frontiera', richiedono un metodo non facile e una particolare competenza - e per questo motivo sono assai rari. Una ricerca sul "Contra fatum" di Gregorio di Nissa, infatti, coinvolge una serie di problemi che hanno attinenza con la tradizione culturale cristiana e quella pagana insieme. Almeno fin dal secondo secolo d.C., i primi scrittori dell'apologetica cristiana avevano negato decisamente l'esistenza del fato, in quanto tale credenza avrebbe annullato il libero arbitrio umano e impedito ogni merito che potesse giustificare la salvezza dell'uomo; d'altra parte, la storia del pensiero greco e latino nell'età imperiale ci mostra come tale questione fosse sempre stata sentita particolarmente spinosa e di difficile soluzione. Gregorio di Nissa, quindi, si pone come punto di incontro - e di polemica tra le due visioni contrapposte, quella cristiana e quella pagana.
The study of Beatrice Motta is a contribution of particular interest to the philosophical and religious studies which, because of their placement ' border ', require a method which is difficult and particular expertise-and for this reason are very rare. A search on "Contra fatum" by Gregory of NYSSA, in fact, involves a number of issues that are relevant to the Christian and Pagan traditions together.
At least as early as the second century a.d., the first writers of Christian apologetics had denied the existence of fate, since such beliefs would have nullified human free will and prevented any merit that could justify the salvation of man ; on the other hand, the history of Greek and Latin in imperial times shows us how that question had always been felt particularly thorny and difficult to solve.
Gregory of NYSSA, then, is the meeting point-and controversy-between the two opposing visions, that Christian and pagan.
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