Il silenzio di Auschwitz. Reticenze, negazioni, indicibilità e abusi di memoria - 9788892214439

Il silenzio di Auschwitz. Reticenze, negazioni, indicibilità e abusi di memoria: Nonostante le molte parole dette e scritte, l'evento Auschwitz sembra ancora avvolto da un silenzio che segnala la difficoltà di accedere a una sua piena comprensione. È un silenzio carico di vari significati, perché popolato da molteplici e differenti silenzi dovuti alla sua presunta indicibilità, alle reticenze, alle mancate elaborazioni, ai tentativi di celare complicità, alla negazione, o alla semplice necessità dell'oblio. E ci sono quelli paradossali generati da un eccesso di retorica. Su tutti, spicca il silenzio dei sopravvissuti, di coloro che a un certo punto del racconto di testimonianza devono interrompersi perché le parole non bastano più. Nel Silenzio di Auschwitz, la catena di questi silenzi consente di percorrere un itinerario intorno e dentro la Shoah, scoprendo alcune delle questioni aperte o più controverse o con le quali è ancora troppo difficile confrontarsi, alla ricerca del silenzio che è infine la misura della parola.
Despite the many words spoken and written, the Auschwitz still seems shrouded in a silence that signals the difficulty of gaining access to a full understanding. It is a silence loaded with various meanings, because populated by many different silences due to his alleged inexpressibility, reluctance, at Miss elaborations, to attempts to cover up complicities, denial, or the simple need of oblivion. And there are those paradoxical generated by an excess of rhetoric. Over all, the silence of the survivors, who at one point in the story of witness should stop because the words are no longer enough. In the silence of Auschwitz, the chain of these silences allows you to follow an itinerary around and inside the Shoah, discovering some of the most controversial issues or or with which it is still too difficult to confront, in search of silence that is measure of Word.