Guerre culturali. Libertinismo e religione alla fine del Rinascimento - 9788842083078

Guerre culturali. Libertinismo e religione alla fine del Rinascimento: Tra l'esplodere della protesta studentesca padovana contro i gesuiti nel 1591 e la chiusura dell'Accademia veneziana degli Incogniti intorno al 1660, Venezia e il suo territorio vivono un'irripetibile stagione di fermento, prefigurazione delle problematiche culturali del Settecento. Libertini, scettici e librettisti d'opera, ma anche liberi pensatori come Galileo e filosofi come Cremonini, difendono apertamente lo scetticismo religioso, la sperimentazione scientifica, la libertà sessuale e i diritti delle donne. Eppure sarebbe semplicistico leggere il loro conflitto con la Chiesa come la schematica contrapposizione di libertà e ordine, innovazione e tradizione. Entrambe le parti esprimono infatti tendenze parallele che si iscrivono a fondamento della cultura occidentale - il desiderio di liberazione e il bisogno di disciplina, l'esplorazione trasgressiva dei limiti della tolleranza culturale e l'orrore per l'anarchia emozionale, intellettuale e spirituale che questa porta con sé. E un conflitto senza tempo che trovò, in quel luogo e in quell'epoca, la sua incarnazione più esemplare.
Between the exploding of student protest against the Jesuits in the Paduan Accademia degli Incogniti Venetian 1591 and closing around 1660, Venice and its territory living an unrepeatable season of ferment, prefiguring of the cultural issues of the eighteenth century. Libertini, skeptical and opera librettists, but also free-thinkers such as Galileo and philosophers like Charest, defend religious scepticism openly, scientific experimentation, sexual freedom and women's rights. Yet it would be simplistic to read their conflict with the Church as the schematic opposition of freedom and order, tradition and innovation. Both sides express parallel tendencies who enroll in Foundation of Western culture-the desire of liberation and the need for discipline, transgressive exploration of the limits of cultural tolerance and horror for emotional, intellectual and spiritual anarchy that this brings. And a timeless conflict he found in that place and at that time, his incarnation more exemplary.