Le amiche di Dio. Margherita e le altre - 9788897806455

Le amiche di Dio. Margherita e le altre: Questo libro nasce dall'impegno di conoscere e di far conoscere; il suo intento è di offrire qualcosa dei tesori della mistica europea, specialmente femminile, alla cultura di oggi, nel linguaggio della ricerca man mano che è stata comunicata a un pubblico appassionato della materia. I testi della mistica si possono leggere e studiare da più punti di vista, religioso, letterario, sociologico, psicoanalitico, filosofico... Ma non c'è comprensione adeguata della mistica femminile se non vediamo come quelle donne che chiamo le amiche di Dio, siano riuscite a fare della relazione con il loro amico la loro risorsa di libertà per un'avventura celeste e terrena insieme, umana e divina. Dio smise di parlare la lingua dei dotti per esprimersi con quella delle canzoni d'amore, della vita quotidiana, del lavoro: meglio sarebbe parlare, nel loro caso, di una teologia in lingua materna. La mistica mantiene la peculiarità di scienza divina ma il suo percorso prende impulso dalle vicissitudini di un'avventura amorosa in relazione con un altro da sé. È in questi termini che dobbiamo leggere gli scritti delle mistiche, come una filosofia pratica dell'amore libero e intelligente? E così interpretare anche la svolta del sec. XII-XIII, all'alba dell'Europa moderna? Rintracciando, nello spirito di libertà che percorre la storia europea, nel suo stesso inizio, un'intelligenza politica dell'amore?
This book was born from the commitment to know and to make known; Its intent is to offer something of the treasures of European mysticism, especially feminine, to today's culture, in the language of research as it has been communicated to an audience passionate about the subject. The texts of mysticism can be read and studied from different points of view, religious, literary, sociological, psychoanalytical, philosophical... But there is no adequate understanding of feminine mysticism if we do not see how those women whom I call the friends of God, have managed to make the relationship with their friend their resource of freedom for a heavenly and earthly adventure at the same time, human and divine. God stopped speaking the language of the learned to express himself with that of love songs, of daily life, of work: it would be better to speak, in their case, of a theology in the mother tongue. Mysticism maintains the peculiarity of divine science but its path takes impetus from the vicissitudes of a love adventure in relation to another by itself. Is it in these terms that we are to read the writings of mystics, as a practical philosophy of free and intelligent love? And so also interpret the turning point of the twelfth and thirteenth centuries, at the dawn of modern Europe? To trace, in the spirit of freedom that runs through European history, in its very beginning, a political intelligence of love?