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Ave Mary. E la chiesa inventò la donna - 9788806238896
di Michela Murgia edito da Einaudi, 2018
- Prezzo di Copertina: € 11.00
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Ave Mary. E la chiesa inventò la donna
- Autore: Michela Murgia
- Editore: Einaudi
- Collana: Super ET
- Data di Pubblicazione: 2018
- Genere: scienze sociali
- Argomenti : Donne Chiesa cattolica Italia-Società
- Pagine: 172
- Dimensioni mm: 207 x 0 x 16
- ISBN-10: 8806238892
- ISBN-13: 9788806238896
Ave Mary. E la chiesa inventò la donna: La chiesa è ancora oggi, in Italia, il fattore decisivo nella costruzione dell'immagine della donna. Partendo sempre da casi concreti, citando parabole del Vangelo e pubblicità televisive, icone sacre e icone fashion, encicliche e titoli di giornali femminili, questo libro dimostra che la formazione cattolica di base continua a legittimare la gerarchia tra i sessi, anche in ambiti apparentemente distanti dalla matrice religiosa. Anche tra chi credente non è. Con la consapevolezza delle antiche ferite femminili e la competenza della persona di fede, ma senza mai pretendere di dare facili risposte, Michela Murgia riesce nell'impresa di svelare la trama invisibile che ci lega, credenti e non credenti, nella stessa mistificazione dei rapporti tra uomo e donna.
The church is still today, in Italy, the decisive factor in the construction of the image of women. Always starting from concrete cases, citing gospel parables and television advertisements, sacred icons and fashion icons, encyclicals and women's newspaper headlines, this book shows that basic Catholic education continues to legitimize the hierarchy between the sexes, even in areas seemingly far from the religious matrix. Even among those who believe is not. With the awareness of the ancient female wounds and the competence of the person of faith, but without ever pretending to give easy answers, Michela Murgia succeeds in the task of unveiling the invisible plot that binds us, believers and non-believers, in the same mystification of the relationship between man and woman.
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Michela Murgia, attraverso tesi inteligenti e stimolanti, racconta a condizionedeladonna, tra passato e presente, con spuntidi riflessione che inducono a riflettere su quanto sia stato sempredifficile esseredonna e misurarsi con il mondo maschile. È un ibro che si fa apprezzare, grazie a una scrittura intrigante e piacevole, che nela stessa narrazione mescola ‘il sacro’ e il ‘profano’: tra citazionidi brani evangelici e ritrattidi iconedela moda, ripresadi slogan femministi e spot televisivi.
E’ un ibro importante e che consigliodi promuovere. Scrittoda unadonna credente e per giunta attiva nel’azione cattolica èdecisamente "avanti" in quanto spoglia a "chiesa"di quel’abito perbenista e benpensante e mette a nudo ’immagine reale: maschilista, ottusa, coercitiva e subdola che ha plasmato a vitadi tantedonne vive e sensibili, insinuando in oro non a fiducia, a sicurezza, ’amore e a vogliadi conoscere ed agire, ma a paura, ’insicurezza il bisognodidemandare al maschio in quantodetentoredel bene edela giustizia. Brava, brava, questa giovanedonna; che è riuscita a centrare in maniera così esplicita, quelo che sembra così "normale", ma che purtroppo è inconscio e resiste al cambiamento. Viva e giovanidonne, per un futuro migliore.