Io scrivo con la matita pensieri senza logica - 9788827842843

Io scrivo con la matita pensieri senza logica: Il 26 agosto 2005 l'autore dà inizio al suo ottavo lavoro, inventandosi una diavoleria benigna, scaramanticamente parlando, perché è deciso a scrivere tutte le cento pagine del quadernone usando semplicemente una matita per constatare se il contenuto è diverso da quelli scritti con la biro. L'ultima pennellata la darà nella giornata del 27 dicembre 2005 e chi l'ha già letto, anche se in formato non ufficiale, si accorge già dalle prime pagine che non si tratta di un unico pensiero ma è una composizione di piccoli spezzoni: esattamente 42 parti, decisamente una diversa dall'altra. Questo particolare è dovuto a vari fattori. Per elencarne qualcuno, come sanno solo gli scrittori, per poter scrivere qualcosa di buono è necessario che il posto e il momento coincidano con la voglia di attrarre chi legge, tenendolo ben incollato al libro, il quale non deve essere pesante, non deve portare noia e alla fine anche se il lettore non è stato molto attento si deve essere in grado di fare un piccolo riassunto "naturalmente questo discorso è valevole per chi la biro o il computer lo si usa con professionalità". Nel suo caso lascia un po' a desiderare perché essendo un autodidatta commette molti errori, come quello di non riuscire a tenere un filo logico dall'inizio alla fine e poi perché mette troppa carne al fuoco e non completa gli argomenti.
On August 26, 2005, the author began his eighth work, inventing a benign devilry, scaramanically speaking, because he is determined to write all the hundred pages of the notebook using simply a pencil to see if the content is different from those written with the biro. The last brushstroke will give it on the day of December 27, 2005 and those who have already read it, although in unofficial format, already notice from the first pages that it is not a single thought but is a composition of small clips: exactly 42 parts, definitely one different from the other. This particular is due to several factors. To list some, as only writers know, in order to write something good it is necessary that the place and the moment coincide with the desire to attract the reader, keeping it well glued to the book, which must not be heavy, must not bring boredom and to the end even if the reader was not very careful you must be able to make a small summary "of course this speech is valid for those who biro or the computer you use it professionally". In his case he leaves a little to be desired because being a self-taught he makes many mistakes, such as that of not being able to hold a logical thread from beginning to end and then because he puts too much meat to the fire and does not complete the arguments.