Stop tratta. Ricerca pilota interdisciplinare per prevenire e contrastare il traffico di esseri umani e la migrazione illegale - 9788868591731

Stop tratta. Ricerca pilota interdisciplinare per prevenire e contrastare il traffico di esseri umani e la migrazione illegale: La ricerca "Stop tratta!" trova collocazione nella prima fase della Campagna "Stop tratta - Qui si tratta di esseri/e umani", promossa dal VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo ONG e da Missioni Don Bosco Onlus nel 2015. Infatti, in linea con le azioni A, B e C della Fase 1 della Campagna Stop tratta, la prospettiva di analisi adottata dalla ricerca Stop tratta! risponde all'intento di dare visibilità all'esperienza migratoria di immigrati che rischiano di essere una "presenza invisibile". Nello scenario italiano in cui dilaga una percezione negativa del fenomeno migratorio connotata anche da un «gap tra percezione e realtà» dell'immigrazione (Cesareo, 2018), il rischio della loro invisibilità trascenderebbe la dimensione fisica (ossia la reale quantificazione della loro presenza) per alimentarsi attraverso rappresentazioni sociali fondate su uno iato tra ciò che si pensa dell'esperienza migratoria (percezione) e l'esperienza migratoria vissuta dai protagonisti dei flussi migratori odierni (realtà).
The research "Stop treats!" is part of the first phase of the Campaign "Stop trafficking - Here it is about human beings", promoted by VIS - International Volunteering for NGO Development and by Missions Don Bosco Onlus in 2015. In fact, in line with actions A, B and C of Phase 1 of the Stop Campaign deals, the perspective of analysis adopted by the Stop research treats! it responds to the intention of giving visibility to the migratory experience of immigrants who risk being an "invisible presence". In the Italian scenario in which a negative perception of the migratory phenomenon is rampant, also characterized by a "gap between perception and reality" of immigration (Cesareo, 2018), the risk of their invisibility would transcend the physical dimension (i.e. the real quantification of their presence) to feed themselves through social representations based on a gap between what is thought of the migratory experience (perception) and the migratory experience lived by the protagonists of today's migratory flows (reality).