I pulismani. I 75 anni dei vigili motociclisti di Bologna - 9788873812890

I pulismani. I 75 anni dei vigili motociclisti di Bologna: Li hanno chiamati in mille modi più o meno caratteristici, a volte discutibili, peggio ancora offensivi (GUB, Barbacan, Gufi, Pulisman) e una certa diffidenza-rispetto della cittadinanza verso il Corpo dei Vigili è sempre esistita. Una diffidenza naturale perché da sempre il controllato non ama il controllore che ha il potere di sanzionarne in qualche modo i comportamenti. Ma con la scolarizzazione obbligatoria che ha raggiunto anche gli strati più bassi della popolazione e un'evoluzione di costumi e modi di vivere, particolarmente accelerata dopo la seconda guerra mondiale, la figura del vigile urbano ha assunto oggi nuovi connotati. In passato non sono mancati neppure periodi di grande affetto (negli anni 50-60 esisteva la tradizione della Befana dei Vigili), con momenti di piena solidarietà quando alcuni agenti hanno perso la vita in servizio e di unità d'intenti come durante il terribile attentato alla stazione di Bologna. Il sentimento che ora balza evidente è di stima, e di consapevolezza che il Corpo non è stato mai inquinato da comportamenti delinquenziali, anche a livello dirigenziale. Bologna dei suoi vigili va fiera e in particolare di quelli del reparto motorizzato, la spina dorsale del gruppo sportivo, che si sono conquistati in gara la fama di piloti imbattibili. Una pubblicazione che va ad integrare la già rilevante saggistica esistente sulla storia del Corpo.
They called them more or less characteristic in thousands of ways, sometimes questionable, even worse offensive (GUB, Barbacan, owls, Pulisman) and some distrust-respect of citizenship towards the body of Vigilant has always existed. A natural diffidence because always checked does not like the controller that has the power to penalize them in any way behaviors. But with compulsory schooling which has reached even the lower layers of the population and an evolution of customs and ways of living, particularly accelerated after the second world war, the figure of the policeman took today new connotations. In the past there were even periods of great affection (in the years 50-60 there was a tradition of the Epiphany fire engines), with moments of total solidarity when some agents have died on duty and unity of purpose as during the terrible attack at the station of Bologna. The sentiment now evident is prediction, and awareness that the body has not been polluted by criminality, even at managerial level. Bologna its vigilant prides itself especially those motorized Department, the backbone of the sporting group, which have earned the fame of pilots. A publication that complements the already existing relevant essays about the history of the body.