Sulla stupidità - 9788867232475

Sulla stupidità: "Signore e Signori! Chi oggi abbia l'audacia di parlare della stupidità corre gravi rischi. Il farlo può essere infatti interpretato come arroganza, o persino come tentativo di turbare il progresso della nostra epoca. Per quel che mi riguarda, diversi anni or sono ho scritto: 'Se la stupidità non somigliasse tanto al progresso, al talento, alla speranza e al miglioramento, nessuno vorrebbe essere stupido'. Questo accadeva nel 1931, e nessuno oserà porre in dubbio che anche successivamente il mondo abbia conosciuto progressi e miglioramenti! In tal modo si rende sempre più indifferibile una risposta alla domanda: che cos'è realmente la stupidità? E neppure vorrei sottacere che nella mia qualità di poeta conosco la stupidità da gran tempo, potrei persino dire che più d'una volta ho intrattenuto con lei rapporti camerateschi!". Con uno scritto di Giancarlo Mazzacurati.
"Ladies and Gentlemen! Those who have the audacity to speak of stupidity running serious risks. Doing so can be interpreted as arrogance, or even as an attempt to upset the progress of our times. As far as I am concerned, several years ago I wrote: ' If stupidity does not look so much to the advancement, talent, to hope and to improve, no one would want to be stupid. This happened in 1931, and no one will dare put in doubt after the world has known improvements! In this way it makes it increasingly unavoidable an answer to the question: what's really stupidity? And neither wants to remain silent about that in my capacity as poet I know stupidity from a long time, I might even say that more than once I entertained comradely relations with her! ". With an essay by Giancarlo Mazzacurati.