Emozioni, crimine, giustizia. Un'indagine storico-giuridica tra Otto e Novecento - 9788820455354

Emozioni, crimine, giustizia. Un'indagine storico-giuridica tra Otto e Novecento: Relegati nell'alveo dell'irrazionale o del patologico, emozioni, sentimenti e passioni fino ad alcuni anni addietro sembravano destinati ad essere considerati irrilevanti per il diritto penale, improntato ai valori di stampo illuministico che hanno totalmente permeato tale disciplina in ogni suo aspetto a partire dalle scelte di politica criminale (cosa e perché punire), dalla valutazione concreta dell'agire criminoso (se e quanto punire) fino alla comminazione della sanzione penale da parte del giudice e della sua esecuzione (come punire). Le nuove scoperte nel campo delle neuroscienze cognitive e della psicologia comportamentale hanno sovvertito l'antica credenza dell'irrazionalità delle emozioni e della loro conseguente ininfluenza per il diritto, assegnando un nuovo e fondamentale ruolo all'emotività nei processi cognitivi e decisionali razionali. Nello stesso tempo, le ricerche effettuate in ambito sociologico hanno sempre più valorizzato la portata di emozioni come l'odio, il disgusto, la vergogna, l'empatia sia come possibili fattori criminogeni, sia come risposta al crimine da parte della comunità dei consociati. Interrogarsi oggi sul rapporto tra crimine ed emozioni vuol dire non solo comprendere qual è il ruolo che ha svolto e continua a svolgere l'emotività dentro e fuori i tribunali ma anche se è possibile adoperare le "vecchie" categorie del diritto penale per fronteggiare le nuove sfide della contemporaneità.
Relegated in the channel of the irrational or pathological, emotions, feelings and passions until a few years ago seemed destined to be considered irrelevant to the criminal law, based on the values of the enlightenment that mold have totally permeated this discipline in every aspect from criminal policy choices (what and why punish), the specific evaluation of the Criminal Act (whether and how to punish) until the imposition of penalty by the judge and his execution (as punishment). New discoveries in the field of cognitive neuroscience and behavioral psychology have subverted the old belief of irrationality of emotions and their consequent irrelevance to the right, by assigning a new and fundamental role in emotion in cognitive processes and rational decision-making. At the same time, research in sociology have increasingly valued the range of emotions as hate, disgust, shame, empathy as either criminogenic factors, both as a response to crime by the community of affiliates. Question today on the relationship between crime and emotions means not only understand what role has played and continues to play the emotions inside and outside the courts, but even though you can use the "old" categories of criminal law to deal with the new challenges of the contemporary world.