RIASA. Rivista dell'Istituto nazionale d'archeologia e storia dell'arte. Vol. 74: Antonio de Romanis. Disegni e appunti nelle raccolte Lanciani dell'Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte - 9788833151199

RIASA. Rivista dell'Istituto nazionale d'archeologia e storia dell'arte. Vol. 74: Antonio de Romanis. Disegni e appunti nelle raccolte Lanciani dell'Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte: Nella storia delle ricerche archeologiche della prima parte dell'Ottocento il nome di Antonio de Romanis è legato soprattutto al volume "Le antiche camere Esquiline dette comunemente delle Terme di Tito" del 1822, di fatto la prima relazione scientifica sugli ambienti della domus aurea in luce dopo gli scavi napoleonici. Della massa dei disegni e appunti rimasti inediti sono stati poi pubblicati in epoca recente solo sporadici disegni, soprattutto quelli riguardanti il Foro di Traiano e la basilica Ulpia, e pochi altri. Allo stato di appunti manoscritti e di disegni sono rimaste molte sue carte, investigate con ogni cura dall'autrice del volume: taccuini, manoscritti, singoli disegni e stampe che costituiscono un incomparabile bacino di informazioni di prima mano, soprattutto sugli scavi del periodo francese, in genere proseguiti sotto Pio VII, e solo in piccola parte pubblicati.
In the history of archaeological research in the early part of the nineteenth century the name of Antonio de Romanis is mainly related to the volume "The ancient Esquiline chambers commonly called of the Baths of Titus" of 1822, in fact the first scientific report on the environments golden domus in light after The Napoleonic Excavations. Only sporadic drawings, especially those concerning the Forum of Trajan and the Basilica Ulpia, and a few others, have been published in recent times. In the state of handwritten notes and drawings have remained many of his papers, investigated with every care by the author of the book: notebooks, manuscripts, individual drawings and prints that constitute an incomparable pool of first-hand information, especially on the excavations of the French period, generally continued under Pius VII, and only partially published.