Manuale dell'illecito amministrativo - 9788891620415

Manuale dell'illecito amministrativo: La crisi del sistema punitivo penale rende sempre più evidente l'efficacia del diritto amministrativo punitivo, varato con la legge n. 689/1981. Di questa efficacia si rende ben conto la legislazione vigente, atteso che, dall'ampio e variegato panorama offerto dalle leggi regionali, alla più disparata cura degli interessi pubblici, sono apprestate sanzioni amministrative, anche aventi consistente valore economico. Nel 1981, sostanzialmente, era il Prefetto il solo esponente dell'Amministrazione pubblica cui era affidata questa funzione, essendo riconosciuto a questi il ruolo di "Autorità decidente" con potere di irrogare sanzioni. Dal decentramento burocratico all'autonomia regionale e locale, questo ruolo è stato ripartito, per materia, anche sui vertici amministrativo/burocratici di amministrazioni comunali, servizi regionali, ed enti del sistema regionale (ASL, aziende di trasporto pubblico, ecc.), moltiplicandosi così - uno con i centri di potestà - le diverse prassi e regolamentazioni dei dettagli procedurali della difficile attività dell'irrogazione della sanzione, quando meritata dal trasgressore. Le stesse autorità amministrative indipendenti presidiano il rispetto della regolazione di cui sono custodi, attraverso le sanzioni amministrative. Banca d'Italia, AGCM, Garante Privacy e la stessa Autorità Nazionale Anticorruzione, accanto a sistemi paralleli di controllo, si affidano alle vecchie regole della legge n. 689/1981 per colpire chi sia renitente al rispetto delle discipline di settore. Questo dilagare del sistema sanzionatorio amministrativo ci dimostra che - a
The crisis in the criminal punitive system makes the effectiveness of the punitive administrative law, introduced under Act 689/1981, increasingly evident. This effectiveness is well known in the existing legislation, given that, from the wide and varied landscape offered by regional laws, to the most disparate care of public interests, administrative sanctions are prepared, even with considerable economic value. In 1981, essentially, he was the only member of the public administration to whom this function was entrusted, being recognized to these the role of "Decision Authority" with the power to impose sanctions. From bureaucratic decentralisation to regional and local autonomy, this role has also been shared, by subject, also on the administrative/bureaucratic summits of municipal administrations, regional services, and regional system bodies (ASL, public transport companies, etc.), thus multiplying - one with the centres of power - the different practices and regulations of procedural details of the difficult activity of the imposition of the sanction, when deserved by the violator. The independent administrative authorities themselves oversee compliance with the regulation of which they are custodians, through administrative sanctions. Bank of Italy, AGCM, Privacy Guarantor and the National Anti-Corruption Authority itself, alongside parallel control systems, rely on the old rules of law 689/1981 to target those who are reluctant to comply with the disciplines of the sector. This spread of the administrative sanction system shows us that - at