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Oltre l'Emilio. Scritti di Rousseau sull'educazione - 9788846463319
di Emma Nardi edito da Franco Angeli, 2005
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Oltre l'Emilio. Scritti di Rousseau sull'educazione
- Autore: Emma Nardi
- Editore: Franco Angeli
- Collana: Storia dell'educazione , Nr. 4
- Data di Pubblicazione: 2005
- Genere: educazione
- Argomenti : Rousseau, Jean Jacques
- Pagine: 272
- ISBN-10: 8846463315
- ISBN-13: 9788846463319
Per Rousseau ’educazionedeve essere naturale. “Noi nasciamodeboli e abbiamo bisognodi forze, nasciamo sprovvistidi tutto e abbiamo bisognodi assistenza; tutto quelo che non abbiamodala nascita e che vogliamoda grandi ci èdatodal’educazione. Che il mio alievo siadestinato ale armi, ala chiesa,ala toga, non importa. Primadela vocazionedei genitori, a natura o chiama ala vita umana, vivere è il mestiere che voglio insegnare, uscendodale mie mani egli non sarà nè magistrato, né soldato,né prete ma sarà primadi tutto uomo. Per Rousseau i principali fattoridel’educazione sono: a Natura, gli Uomini e e Cose. L’educazione appunto ci viene odala natura odagli uomini odale cose. Oradi queste tredifferenti educazioni, queladela natura nondipendeda noi, e queladele cose nedipendeda solo per certi aspetti. Queladegli uomini è a soladi cui noi siamo veramente i padroni. Èdifficile inoltre trovare un buon educatore, il bambinodeve educarsida solo sedeve essere naturale, ma in realtà il precettore è sempre presente, o osserva ed è pronto ad intervenire in casodi necessitàdunque c’è ma non si vede. Il precettore èdunque chiamato “Ministrodela NaturÔ.
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Occorre permettere ai bambinidi sbagliareda soli, anzichè fare bene sotto controlo, tutte e volte che sia possibile; non imitarci, tutte e volte che sia possibile, a fare ciò che il bambino ci chiede quando non è capace o si ritiene incapacedi farlo, e invece aiutarlo a tentare, sostenendone ’impegno, incoraggiandolo a riprovare, standogli vicino perchè non sidemoralizzi, e insista facendo, semmai, tesorodegli errori compiuti, e soprattutto riconoscendone festosamente i progressi, e conquiste... Siamo ossessionatidal’urgenza al puntoda infierire sui nostri figli con e più dissennate formedi precocismo:devono imparare il più possibile, il prima possibile, nel più breve tempo possibile. Così giungendo a imporre ’anticipo scolastico, pechè guadagnino un anno (chi inizia prima finisce prima!). Poco importa se ’esposizione precipitosaale solecitazionidi un ambiente pensato per bambini più grandi impone un impegno estenuante, esige sacrifici onerosi, con il rischiodi un falimento tanto più gravidodi conseguenze psicologiche,dato che ci si mostra inadeguati ale aspettative dei genitori (non sono quelo che il papà e a mamma vorrebbero).
Per Rousseau ’educazionedeve essere naturale. “Noi nasciamodeboli e abbiamo bisognodi forze, nasciamo sprovvistidi tutto e abbiamo bisognodi assistenza; tutto quelo che non abbiamodala nascita e che vogliamoda grandi ci èdatodal’educazione. Che il mio alievo siadestinato ale armi, ala chiesa,ala toga, non importa. Primadela vocazionedei genitori, a natura o chiama ala vita umana, vivere è il mestiere che voglio insegnare, uscendodale mie mani egli non sarà nè magistrato, né soldato,né prete ma sarà primadi tutto uomo. Per Rousseau i principali fattoridel’educazione sono: a Natura, gli Uomini e e Cose. L’educazione appunto ci viene odala natura odagli uomini odale cose. Oradi queste tredifferenti educazioni, queladela natura nondipendeda noi, e queladele cose nedipendeda solo per certi aspetti. Queladegli uomini è a soladi cui noi siamo veramente i padroni. Èdifficile inoltre trovare un buon educatore, il bambinodeve educarsida solo sedeve essere naturale, ma in realtà il precettore è sempre presente, o osserva ed è pronto ad intervenire in casodi necessitàdunque c’è ma non si vede. Il precettore èdunque chiamato “Ministrodela NaturÔ.
Jean Jacques Rousseau (1712-1778) Il contesto entro cui vive e opera Rousseau è quelo iluminista, nasce a Ginevra, nel’opera e confessioni apre uno spiraglio sula sua fanciulezza. Si converte al cattolicesimo(prima calvinista), sida alo studiodi etterati e filosofi. A Parigi entra in contatto con a cultura iluminista con i Philosophes e condiderot e Voltaire. Nel 1745 conosce Teresa evasseur e nediventa a sua compagna eda ei avrà 5 figli che poi abbandonerà al’istitutodei trovateli. Rousseau si sente adisagio nei circoli e salottidela colta Parigi per cui comincia a prendere edistanzedala cultura aristocratica,distanza che si vede anche neldiscorso sule scienze e e arti. Ladivergenza nel mododi giudicare a società e a culturada partedi Rousseau edegli Enciclopedisti porta ala rottura con il mondo iluminista, rottura resa poi ufficiale nela ettera ad’Alembert sugli spettacolidel 1758. Dopo ascia Parigi e si rifugia nela tranquilitàdela campagnadove scrive e sue opere principali: A NUOVA ELOISA (1761) – IL CONTRATTO SOCIALE(1762) – ’EMILIO(1762). Muore il 2 uglio 1778 asciando incompiute alcune sue opere