Maternità e morte. La «Pietà» di Venturino a cent'anni dalla nascita. Catalogo della mostra (Firenze, 21 aprile-23 settembre 2018). Ediz. illustrata - 9788874613908

Maternità e morte. La «Pietà» di Venturino a cent'anni dalla nascita. Catalogo della mostra (Firenze, 21 aprile-23 settembre 2018). Ediz. illustrata: La Pietà di Micciano scolpita da Venturino Venturi nel 1997 torna a casa dopo un tour espositivo nei territori ambrosiani. È il Museo dell'Opera del Duomo a ospitarla dal 21 aprile al 23 settembre e offrirne la significativa bellezza agli occhi dei visitatori nella sala che ospita l'altro grande "Compianto" del Museo, la Pietà Bardini di Michelangelo, proprio durante l'anno che celebra il centenario della nascita dell'artista lorese. Potente è il fascino che emana dalle opere di Venturi: come disse il poeta Mario Luzi, da sempre impegnato nella promozione dell'opera di venturino, colpisce «il soffio di elementarità creatrice» che caratterizza la sua opera, la forza immaginifica del tratto primitivo ed essenziale. Questa Pietà pare la summa del suo lavoro, un equilibrio perfetto di umanità e trascendenza, in cui la sofferenza della madre è tangibile, straordinariamente efficace, e allo stesso tempo la forma ne astrae la sostanza e la inserisce de facto nello spazio dell'eterno e del divino.
The Pieta di Micciano sculpted by Venturino Venturi in 1997 returns home after an exhibition tour in the Ambrosian territories. It is the Museum of the Cathedral Opera that hosts it from April 21 to September 23 and offers its significant beauty to the eyes of visitors in the room that houses the other great "Compianto" of the Museum, Michelangelo's Pieta Bardini, just during the year that celebrates the centenary of the birth of the artist Lorese. Powerful is the fascination that emanates from Venturi's works: as the poet Mario Luzi said, always committed to the promotion of the work of venturino, it strikes "the breath of creative elementaryity" that characterizes his work, the imaginative force of the primitive trait essential. This Pieta seems to be the sum of his work, a perfect balance of humanity and transcendence, in which the suffering of the mother is tangible, extraordinarily effective, and at the same time the form abstracts its substance and inserts it de facto into the space of the eternal and the Divine.