Il pittore dei Khmer rossi. Cambogia - 9788867831883

Il pittore dei Khmer rossi. Cambogia: Vann Nath, uno dei sette sopravvissuti delle quattordicimila persone torturate e uccise nella prigione S-21 Tuoi Sleng in Cambogia, racconta la propria storia e quella del perverso regime di Pol Pot. Vann Nath era un pittore e il potere dell'immagine gli salvò la vita: è stata ritrovata la lista di prigionieri su cui campeggiava la scritta «distruggere» e dove il suo nome era stato sottolineato in rosso e affiancato dalle parole «tenere e usare». Da quel giorno il regime gli chiese di dipingere ritratti di Pol Pot e questo gli permise di giungere vivo alla fine della dittatura. Vann Nath lavorò all'apertura del Museo del genocidio e ripercorse coraggiosamente gli orrori del regime, dipingendo ciò che ricordava degli arresti, delle torture, degli omicidi. Paradossalmente, nello sterminio che costò la vita a un terzo della popolazione cambogiana, i Khmer rossi risparmiarono proprio colui che con la sua arte poteva riprodurre in immagini le loro atrocità. Vann Nath ha testimoniato al Tribunale speciale per i Khmer rossi, e i suoi dipinti sono stati usati come prove, contribuendo alla condanna all'ergastolo di Duch, il feroce direttore della prigione, per tortura, stupro, omicidio e crimini contro l'umanità. Prefazione di Lawrence Osborne.
Vann Nath, one of the seven survivors of the 14,000 people tortured and killed in Cambodia's S-21 Tuoi Sleng prison, tells his own story and that of the perverted Pol Pot regime. Vann Nath was a painter and the power of the image saved his life: the list of prisoners on which the inscription "destroy" was found and where his name had been underlined in red and flanked by the words "keep and use". From that day on, the regime asked him to paint portraits of Pol Pot, which allowed him to come alive at the end of the dictatorship. Vann Nath worked on the opening of the Genocide Museum and bravely retold the horrors of the regime, painting what he remembered of the arrests, torture, and murders. Paradoxically, in the extermination that cost the lives of a third of cambodia's population, the Khmer Rouge spared the very one who with his art could reproduce in images their atrocities. Vann Nath testified at the Khmer Rouge Special Tribunal, and his paintings were used as evidence, contributing to the life sentence of Duch, the jailed prison's chief, for torture, rape, murder and crimes against humanity. Foreword to Lawrence Osborne.