Un programma coloniale. La Società Geografica Italiana e l'origine dell'espansione in Etiopia (1867-1884) - 9788849215281

Un programma coloniale. La Società Geografica Italiana e l'origine dell'espansione in Etiopia (1867-1884): Affrontando il problema delle origini del colonialismo italiano a partire dagli organismi elitari che se ne fecero promotori, il volume ricostruisce il ruolo svolto dalla Società Geografica Italiana, tra la fine degli anni Sessanta e la metà degli anni Ottanta dell'Ottocento, nel tentativo di coinvolgere il governo e l'opinione pubblica nella realizzazione di un programma d'espansione, in una fase, quella post-unitaria, in cui la classe dirigente - impegnata a presentare il nuovo Regno come elemento di stabilità e di conservazione dello status quo internazionale - tendeva a congelare la questione coloniale. Per la vicinanza con il centro politico, per l'azione svolta in qualità di gruppo di pressione, e per il fatto di essere stata la prima struttura a fungere da luogo di elaborazione di un programma coloniale, la Società Geografica può essere considerata una delle componenti fondamentali del "fronte" interno del colonialismo italiano nella sua prima fase di costruzione e di identificazione. Fondata a Firenze nel 1867, nell'ambito di quel dibattito sull'espansione coloniale suscitato dal taglio dell'istmo di Suez, da subito essa orienta la propria attività verso la ricerca di una regione, in Africa, dove l'Italia potesse iniziare ad esercitare la propria influenza politica ed economica.
Facing the problem of the origins of Italian colonialism since the elite bodies who were promoters, the book reconstructs the role played by the Societ?? Geografica Italiana, between the late 1960s and the mid-1880s, in an attempt to involve the Government and the public in implementing a programme of expansion, a phase, that after unity , in which the ruling class-committed to presenting the new Kingdom as an element of international stability and preservation of the status quo-tended to freeze the colonial question. Close to the political center, for the action taken as a pressure group, and for being the first building to serve as the place of processing of a colonial programme, the geographical society can be considered one of the fundamental components of the "front" inside Italian colonialism in its first phase of construction and identification. Founded in Florence in 1867, as part of that debate on colonial expansion caused by cutting of the isthmus of Suez, it directs its activities towards the search for a region, in Africa, where Italy could begin to exercise their political and economic influence.