Il Navile. Immaginario di città - 9788861557383

Il Navile. Immaginario di città: Una cosa è osservare la pelle delle cose, un'altra è andare in cerca del fantasma che quella pelle nasconde e anima. Fra l'una e l'altro ci siamo noi, con lo sguardo e il corpo: sulla pelle delle cose posiamo le nostre emozioni, il nostro sentire, illusi di ritrarre un'oggettività che si sposta continuamente oltre - possiamo solo alludere al ritratto, e accettarlo nella sua parzialità, se siamo consapevoli delle nostre proiezioni; il fantasma possiamo accoglierlo, facendo di noi stessi la casa per le parole e le narrazioni, uno strumento perché l'immaginazione si riveli. Nel primo libro sul Navile siamo andati a trovare il famoso Quartiere cercando di rappresentare la sua ricca complessità e di comporre la guida a quella che è una parte importante della Bologna contemporanea. In questo secondo libro è il Quartiere - la Città - che esce dai suoi confini materiali e viene a incontrare i lettori: per citare - in omaggio ideale - Ceserani e De Federicis, nel primo libro abbiamo de-scritto l'aspetto materiale della città, in questo secondo siamo andati a raffigurare l'immaginario della città, dissennatamente convinti che il ritratto narrativo - i racconti che i luoghi hanno suscitato - restituirà un'immagine ugualmente fedele, se non di più, della città contemporanea. Una città multiculturale, venata di solitudini senili e infelicità giovanili, di nevrosi, paure e inquietudini, di rabbia, ma anche di impreviste solidarietà, di persone in cerca di amore, ancora capaci di memoria e piene di speranze ecologiche. Anche se questo volume, dunque, è più autonomo e più dichiaratamente l
It is one thing to observe the skin of things, another to go in search of the ghost that that skin hides and soul. Between one and the other there is us, with the gaze and the body: on the skin of things we place our emotions, our feelings, deluded to portray an objectivity that continually moves beyond - we can only allude to the portrait, and accept it in its partiality, if we are aware of our projections; We can welcome the ghost, making ourselves the home for words and narratives, a tool for imagination to reveal itself. In the first book on the Navile we went to visit the famous Quartiere trying to represent its rich complexity and to compose the guide to what is an important part of contemporary Bologna. In this second book it is the District - the City - that comes out of its material boundaries and comes to meet the readers: to quote - in ideal homage - Ceserani and De Federicis, in the first book we have de-described the material aspect of the city, in this second we went to depict the imaginary of the city, desperately convinced that the narrative portrait - the stories that the places have aroused - will return an equally faithful image, if not more, of the contemporary city. A multicultural city, tinged with senile loneliness and youthful unhappiness, neuroses, fears and anxieties, anger, but also unexpected solidarity, people in search of love, still capable of memory and full of ecological hopes. Although this volume, therefore, is more autonomous and more openly l