Il comune in rivolta. Sul potere costituente delle lotte - 9788897522188

Il comune in rivolta. Sul potere costituente delle lotte: I saggi e gli articoli raccolti nel presente volume - in buona misura pensati e discussi all'interno dell'esperienza collettiva di UniNomade - formano un materiale prezioso per molteplici aspetti. Innanzitutto per il metodo, cioè per il processo di produzione e costituzione del pensiero dentro la materialità delle composizioni sociali e dei conflitti. Mettendo in discussione la statica separazione tra teoria e prassi, Antonio Negri mostra come non esista creazione di sapere critico al di fuori delle lotte. E in questa direzione che vengono riletti Marx e Foucault, per strappare la cassetta degli attrezzi marxiana ai polverosi sgabuzzini della filosofia della storia e quella foucaultiana alla lettura edulcorata dell'accademia. Si profila così una genealogia materialista della modernità: da Spinoza e Machiavelli, fino a Nietzsche e il post-strutturalismo francese. È qui dentro che emerge la scoperta del comune. Nelle pagine di questo volume il concetto si precisa e si afferma, trova la sua radice nel lavoro vivo: non origine, ma produzione. C'è comune solo quando c'è potenza costituente. Lo dimostrano le lotte dentro la crisi, dalla Tunisia alla Spagna, fino ad arrivare ai riot inglesi. Attraverso le pratiche e le questioni che i movimenti pongono, Negri individua le tracce attraverso cui inventare il comune degli uomini e delle donne.
The essays and articles collected in this volume--largely conceived and discussed within the collective experience of UniNomade-form a valuable material for various aspects. The first method, namely for the production process and Constitution of thought within the materiality of social arrangements and conflict. Questioning the static separation of theory and praxis, Antonio Negri show there creating critical knowledge outside of the fights. And in this direction we are reread Marx and Foucault, to snatch the Marxian Toolbox to dusty closets of Foucault's philosophy of history and the reading Academy sweetened. There is thus a materialist genealogy of modernity: from Spinoza and Machiavelli, up to Nietzsche and the post-structuralism French. And here emerges the discovery of the municipality. In the pages of this volume the concept note and it States, finds its root in the work live: originally, but not production. There is common only when there is no constituent power. This is demonstrated by the fights in the crisis, from Tunisia to Spain, up to the riot in England. Through the practices and issues that confront movements, Negri locates the tracks through which invent the common men and women.