L'imperfetto assoluto - 9788856400656

L'imperfetto assoluto: Musciatto, garzone in una banca e quindi mercante e banchiere tra i più grandi, comparve in una novella del Decameron prima di essere vituperato e sepolto dai Guelfi neri vincitori. Un prezioso manoscritto ritrovato durante l'alluvione del 1966 lo riporta in luce assieme alle tante malefatte di cui si era reso protagonista tra Parigi e Firenze all'alba del nuovo secolo. Cavaliere del re di Francia Filippo il Bello e consigliere del suo fratello Carlo, tra il 1301 e il 1306 Musciatto incrocia i propri passi con eventi che segneranno la storia: l'esilio di Dante, il volto infisso nella disperazione della lontananza, lo schiaffo di Anagni e i tradimenti di Bonifacio VIII, la nascita dello stato nazionale in Francia e l'avvio dell'attacco ai Templari, la guerra civile che insanguinò Firenze all'arrivo del Valois e con il rientro di Corso Donati, la supremazia del fiorino in tutta la Cristianità e l'ingegno travolgente di Giotto, di Arnolfo, del Sommo Poeta. Il bene e il male nello stesso luogo, entrambi figli di personaggi cui l'autore restituisce il volto, la voce, le passioni di quel tempo tragico e magnifico.
Musciatto, an apprentice in a Bank and then one of the largest merchant and banker, appeared in a novella of the Decameron before being reviled and buried by the Guelphs Nadar winners. A precious manuscript found during the flood of 1966 brings him back to light along with the many misdeeds of which he had become the protagonist between Paris and Florence at the dawn of the new century. Knight of the King of France Philip IV and Adviser to his brother Charles, between 1301 and 1306 Musciatto crosses their steps with events that will mark the history: the exile of Dante, the face frame in despair of the remoteness, the slap of Anagni and the betrayals of Boniface VIII, the birth of the nation State in France and the start of the attack to the Templars the civil war that took place in Florence on arrival of Valois and with the return of Corso Donati, the supremacy of the forint in all Christendom and ingenuity of Giotto, Arnulf, of the great poet. Good and evil in the same place, both sons of characters which the author returns the face, the voice, the passions of that time magnificent and tragic.