La metafisica della presenza dell'assenza. Due conferenze - 9788857523545

La metafisica della presenza dell'assenza. Due conferenze: "Ora". Questa rappresentazione del senso per evocazione di una temporalità coniuga diverse forme dell'"essere" ma tutte hanno questo in comune: "senso" significa presenza. La "coscienza" è sinonimia di questo "ora" in quanto entrambi sono la trascrizione di una metafisica della presenza. "Ora-coscienza di": una rappresentazione compone la cognizione determinata da questa metafisica, tale è la condizione del nostro sapere. "Rappresentazione" di un sapere, un non-saputo appartiene al campo del sapere. Ogni sapere, infatti, è sapere che implica una rappresentazione di un non-saputo che esso istituisce in questo modo stesso che lo costituisce come sapere. Il sapere implica il pensiero di un "medesimo" dal momento che esso pone la questione del non-saputo in quanto tramite il solo sapere si pensa il non-saputo e poiché questo al-di-là di un sapere tramite il solo sapere implica necessariamente l'invocazione di un "medesimo". (Prima conferenza) "Il non-saputo collegato al sapere, non smetto di ripeterlo, è la possibilità di pensare ciò tramite cui, come, il sapere ripresenta, il sapere sa, ma anche come trasforma, ricompone le conoscenze. Nel suo modo di non porre correttamente la questione del non-saputo, Jacques Lacan illustra alla perfezione quello che dico nella mia prima conferenza". (Seconda conferenza)
"Now". This representation of the sense for evocation of a temporality combines different forms of "to be" but they all have this in common: "respect" means presence. The "conscience" is synonymy of this "now" as both are the transcription of a metaphysics of presence. "Now-consciousness": a representation composed track brought about by this metaphysics, such is the State of our knowledge. "Representation" of knowledge, a never-heard belongs to the field of knowledge. All knowledge is in fact know that imply a representation of a non-learned that it establishes in this very way that constitutes it as you know. Knowledge implies the thought of a "same" since it raises the question of don't-know because just knowing you think the not-known and since this beyond a know by just knowing necessarily implies the invocation of a "same". (First Conference) "The not-known connected to know, I can't stop repeating, is the possibility of thinking this through, as, knowledge reappears, the know knows, but also as transforms, healing knowledge. In his manner not to put the issue of non-properly known, Jacques Lacan illustrates perfectly what I say in my first lecture. " (Second Conference)