Percorrendo giardini di virtù. Affreschi del Trecento a Firenze nel Canto dei Pecori al Boldrone - 9788885311589

Percorrendo giardini di virtù. Affreschi del Trecento a Firenze nel Canto dei Pecori al Boldrone: La grande Bibbia in due volumi conservata dal 1657 presso la Biblioteca Apostolica Vaticana si distacca nettamente dall'idea classica di codice miniato. Da un lato le sue dimensioni, cm 44,2 x 59,6, e il numero dei fogli, 482 nel primo volume e 622 nel secondo, ne fanno un'opera particolarmente ingombrante, destinata a un sontuoso leggio "da esposizione" più che a una consultazione quotidiana; dall'altro le trentacinque grandi scene miniate che ornano gli incipit dei singoli libri biblici si presentano non già come semplici miniature bensì come vere e proprie opere di pittura incorniciate in un prezioso passepartout pergamenaceo. Più che di un semplice libro, dunque, si può parlare di un particolarissimo monumento alla grandezza di un principe, Federico da Montefeltro, Duca di Urbino, che fece della capitale del suo ducato un centro nevralgico del Rinascimento italiano. La Bibbia, destinata ad essere il più bel codice della biblioteca di Federico, fu scritta da Ugo Comminelli da Mézières e decorata a Firenze nel breve arco di due anni (1477-1478) da Francesco di Antonio del Chierico, miniatore allora all'apice della fama, e da altri illustri nomi della storia della miniatura come Attavante degli Attavanti, Francesco Rosselli e Davide Ghirlandaio, fratello del più noto Domenico. Attraverso questi artisti, confluisce nelle miniature della Bibbia il patrimonio ricchissimo della cultura figurativa del Quattrocento fiorentino.
The large Bible in two volumes preserved since 1657 in the Vatican Apostolic Library is clearly detached from the classical idea of illuminated codex. On the one hand, its dimensions, 44.2 x 59.6 cm, and the number of sheets, 482 in the first volume and 622 in the second, make it a particularly bulky work, intended for a sumptuous "exhibition" lectern rather than a daily consultation; on the other hand, the thirty-five large illuminated scenes that adorn the incipits of the individual biblical books are presented not as simple miniatures but as real works of painting framed in a precious parchment passepartout. More than a simple book, therefore, we can speak of a very special monument to the greatness of a prince, Federico da Montefeltro, Duke of Urbino, who made the capital of his duchy a nerve center of the Italian Renaissance. The Bible, destined to be the most beautiful codex in Federico's library, was written by Ugo Comminelli da Mézières and decorated in Florence in the short span of two years (1477-1478) by Francesco di Antonio del Chierico, illuminator then at the height of his fame, and by other illustrious names in the history of miniature such as Attavante degli Attavanti, Francesco Rosselli and Davide Ghirlandaio, brother of the better known Domenico. Through these artists, the rich heritage of the figurative culture of the Florentine fifteenth century flows into the miniatures of the Bible.