Il cannocchiale di Ang - 9788863969788

Il cannocchiale di Ang: Sostanzialmente diviso in due parti, racconta la vita di Jeremy Ang, psichiatra di stampo junghiano. È nella prima parte che impariamo a conoscere il professionista attraverso estratti dalle sue opere e dai suoi interventi ai convegni e parallelamente ascoltiamo la sua storia di bambino e adolescente in una casa troppo silenziosa accanto a una madre-vestale e a un padre assente, sfogliamo il diario di una bipolare e respiriamo versi che tanto assomigliano a un bozzetto di Chagall. Jeremy Ang si applica con puntiglio e serietà per capire la propria esistenza, elaborando teorie che sperimenta su di sé e che trovano una assonanza dolce e inquietante con le esistenze che incontra nel corso della sua professione. Jeremy si rapporta al mondo secondo lo strumento delle vite a cannocchiale che consiste nel far scorrere la vita, mettendo a fuoco via via dettagli o visioni di insieme di alcuni aspetti del mondo, mentre esso scorre parallelo all'esistenza. Nell'insieme un racconto intessuto di passione, ironia, mistero e dolore. Il ritorno alla casa avita segna il passaggio alla seconda parte, che assume i toni di una ghost story non convenzionale avvincente, in forma di ricordi e di lettere, per una destinataria inquietante ed enigmatica: Irene. Di lei, Jeremy, comincia a ricordarsi lavorando nel giardino consegnato alle erbacce. Spetterà a lei a mettere a fuoco il cannocchiale?
Basically divided into two parts, chronicles the life of Jeremy Ang, Jungian psychiatrist mold. Is the first part that we learn about the professional through extracts from his works and his speeches at conferences and in parallel we hear his story as a child and teenager in a House too silent beside a mother-Vestal and an absent father, we flip through the diary of a bipolar and breathe verses that resemble a sketch of Chagall. Jeremy Ang applies with pique and seriousness to understand their lives, developing theories that experiments on himself and who find a sweet and eerie assonance with the existences it encounters in the course of his profession. Jeremy relates to the world according to the instrument of the telescopic screw that is to slide the life, focusing gradually details or visions of some aspects of the world while it runs parallel to the existence. All together a story interwoven with passion, humor, mystery and pain. The return to ancestral home marks the transition to the second part, which takes on tones of an unconventional ghost story compelling, in the form of memories and letters, to an addressee disturbing and enigmatic: Irene. You, Jeremy, she begins to remember working in the garden handed to weeds. It will be up to you to focus the telescope?