Storie di Amsterdam - 9788870915396

Storie di Amsterdam: "Fu un'epoca meravigliosa. Anche se, a pensarci bene, è un'epoca che deve durare ancora adesso, durerà sempre finché ci saranno ragazzi di diciannove, vent'anni". È la voglia di rivoluzionare il mondo che i bohémien di Nescio hanno in comune con i ragazzi di tutti i tempi, hippy ante litteram in un'Amsterdam di inizio 900, in rivolta contro un sistema che esige routine, lavoro e successo. Sono "giovani Titani" che inseguono i propri sogni, come Japi "lo scroccone", che non vorrebbe fare altro che guardare il mare, ma ama troppo i piaceri mondani per non tuffarcisi quando sono gli altri a pagare il conto; Koekebakker, giornalista ormai famoso, che finisce per perdere ogni idealismo; Bavink, artista affermato, che capisce di essere uguale ai ricchi borghesi da lui detestati. Sono queste le storie di Amsterdam, vite che si accendono in dialoghi essenziali, con una brillante leggerezza che maschera la malinconia di fondo, non solo per l'inevitabile sconfitta e i sogni traditi, ma per quel senso di totale disincanto che comunica Nescio: con una sconvolgente modernità, come dice il suo pseudonimo, l'autore non sa, interroga l'inspiegabile assurdità del vivere.
"It was a wonderful era. Although, come to think of it, is an era that should last even now, will last forever as long as there are women in nineteen, twenty years. " And the desire to revolutionize the Bohemian world that Nescio have in common with the guys of all time, start in an Amsterdam hippy ante litteram 900, in rebellion against a system that demands routine, work and success. The ' Teen Titans that pursue their dreams, like Japi "deadbeats" who wouldn't do anything but look at the sea, but loves it too worldly pleasures not to dive when others pay the Bill; Koekebakker, now famous journalist, who ends up losing any idealism; Bavink, established artist, who understands to be equal to the wealthy burghers he detested. These are the stories of Amsterdam, lives that illuminate essential, dialogues with a brilliant lightness that masks the underlying melancholy, not only because of the inevitable defeat and dreams betrayed, but for that sense of total disenchantment that communicates Nescio: with an unsettling modernity, as its nickname, the author does not know, ask the unexplainable absurdity of life.